Il progetto, promosso da Ian McKellen, John Rhys-Davies e Martin Freeman, si propone di acquistare l’immobile e trasformarlo nel primo museo e centro letterario dedicato all’autore inglese de Il Signore degli Anelli. GUARDA IL VIDEO
OXFORD. Per la prima volta da anni la casa di J. R. R. Tolkien, visionario autore de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit, è in vendita. Un’occasione rara, che i membri del cast della fortunata saga cinematografica hanno deciso di cogliere assieme ad altri amici e appassionati del lavoro del Professore. Stando a quanto riportato da ‘People’, Sir Ian McKellen, John Rhys-Davies e Martin Freeman avrebbero pronto un piano per rilevare la proprietà del numero 20 di Northmoor Road ad Oxford. Un’operazione che andrebbe ad anticipare la messa all’asta da parte dell’agenzia immobiliare ‘Breckon & Breckon’.
I tre attori hanno girato un video per promuovere l’iniziativa, con il sostegno di Annie Lennox e Sir Derek Jacobi. Le donazioni riceveranno in cambio dei segni di ringraziamento, come ad esempio la possibilità di essere menzionati nel ‘Libro Rosso’, con i nomi di tutti i donatori, che resterà per sempre nello studio di Tolkien.
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L’iniziativa porta il nome di ‘Project Northmoor’ e consiste in una raccolta fondi. L’obiettivo è raggiungere la cifra totale di 6 milioni di dollari, con i quali sarà possibile acquistare la casa e trasformarla nel primo centro letterario e museo in onore di Tolkien, della sua vita e delle sue opere. Parte dei fondi verrà posta proprio dai tre, interpreti nei film di Gandalf, Gimli e Bilbo.
L’edificio è grande quasi 380 metri quadri, con sei stanze da letto e un ampio giardino. È situato a circa 100 km da Londra. Realizzato nel 1924, è rimasto quasi del tutto invariato da allora. L’autore e la sua famiglia si trasferirono in questa dimora negli anni Trenta, quando il professore insegnava ad Oxford. Una permanenza durata ben 17 anni, durante i quali l’autore ospitò svariati autori di caratura internazionale, come C. S. Lewis, e scrisse le sue due opere più celebri.
Intervistato da ‘People’, Rhys-Davies ha spiegato: “Si tratta di un’opportunità da non poter ignorare. Tra mille anni le persone staranno ancora leggendo le sue opere. Tolkien verrà ancora considerato tra i creatori della mitologia britannica. In breve il fatto che questo luogo non sia stato preservato verrà considerato un atto di ignoranza, follia e arroganza da parte di tutti noi. ‘Il Signore degli Anelli’ non parla tanto di Hitler e della sua ascesa, quando del fatto che, nonostante passino i decenni, una nuova minaccia può sempre emergere per la nostra civiltà. Ci sarà sempre una generazione che dovrà fronteggiare questa cosa. Le generazioni future ci ringrazieranno”.
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