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“Nel nome di Giulio Regeni”: nove consiglieri comunali scrivono al sindaco di Termoli

Dopo cinque mesi dall’approvazione dell’ordine del giorno presentato dai gruppi di opposizione, ancora si attende una presa di posizione ufficiale del Comune per l’affermazione della verità sul barbaro assassinio del ricercatore italiano


TERMOLI. “Sono passati più di cinque mesi da quando il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato dal Partito Democratico e condiviso da Rete della Sinistra e Movimento 5 Stelle, che impegnava l’amministrazione a provvedere in tempi rapidi ad esporre lo striscione giallo che chiede verità e giustizia per il nostro connazionale barbaramente ucciso in Egitto. Si chiedeva anche l’impegno a sollecitare in maniera ferma interventi più decisi da parte del governo nazionale per arrivare all’arresto e alla condanna degli assassini di Giulio”. Nulla di tutto questo è ancora avvenuto come ricordano i consiglieri dei gruppi di minoranza Angelo Sbrocca, Manuela Vigilante, Andrea Casolino, Oscar Scurti per il PD-centrosinistra; Marcella Stumpo per la Rete della Sinistra e Nick Di Michele, Daniela De Caro, Antonio Bovio e Ippazio Stamerra del Movimento 5Stelle.

“Chiediamo che si provveda immediatamente ad attuare quanto votato dai rappresentanti tutti dei cittadini termolesi: ciò che abbiamo appreso negli ultimi giorni sul martirio di un giovane italiano, oltre a chiamare in causa la nostra umanità – spiegano i consiglieri comunali termolesi – va a toccare la dignità e l’onore del popolo italiano, trattato con disprezzo e arroganza da un paese cosiddetto amico. E va a toccare l’etica che come esseri umani e amministratori dovremmo considerare stella polare del nostro agire.

La voce della nostra città si deve levare alta per chiedere verità e giustizia per Giulio; agire diversamente avrebbe un solo significato, oltre a rappresentare un vulnus democratico ed un’offesa alle decisioni del consiglio, organo sovrano. Manderebbe infatti un chiaro messaggio di indifferenza e di disumanità.

Niente può più riportare Giulio fuori dal buio orrendo che l’ha avvolto. Ma possiamo almeno continuare a far sentire le nostre voci, come era stato deciso, e accendere una fiammella che, chissà, aiuti anche Patrick Zaky a tornare libero.

Signor Sindaco – concludono i consiglieri comunali – le chiediamo di attivarsi perché già da domani lo striscione giallo sia ben visibile sulla facciata del Comune. E’ un suo preciso dovere istituzionale, e non c’è tempo da perdere”.

 

Redazione

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