“Non mi manca niente, solo una persona fisica per un brindisi” e scambiare gli auguri. Le festività al tempo del lockdown sono fatte anche di queste storie d’isolamento e di solidarietà
BOLOGNA. Ha telefonato ai carabinieri della centrale operativa di Vergato, nel Bolognese, per dire che si sentiva solo e per chiedere di poter condividere con qualcuno un brindisi natalizio. Protagonista della vicenda Fiorenzo Malavolti, un 94enne di Alto Reno che ha chiamato i militari dicendo di essere “solo in casa: non mi manca niente, mi manca solo una persona fisica con cui scambiare il brindisi di Natale. Se ci fosse un militare disponibile, dieci minuti a venire a trovarmi perché sono solo e ho i figli lontani”.
Così, sentita la telefonata, gli uomini dell’Arma si sono recati a casa del signor Fiorenzo che li stava aspettando. Ai carabinieri il 94enne ha raccontato aneddoti di vita come quello del suocero, il maresciallo Francesco Sferrazza, che all’epoca della Seconda guerra mondiale comandava la stazione dell’Arma di Porretta Terme. Con l’anziano i carabinieri hanno chiacchierato e fatto un brindisi, aiutandolo poi a fare una videochiamata ai parenti lontani.
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