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Vaccini, Occhionero e Iv: “In Molise dati inaccettabili, somministrarli h24 per uscire dalla pandemia”

La deputata e il gruppo di Italia Viva commentano la situazione a livello locale, esortando le istituzioni preposte ad accelerare


CAMPOBASSO/ROMA. In piena campagna vaccinale, tiene banco in Molise la polemica circa i ritardi nella somministrazione delle dosi.
Ed ecco che sull’argomento intervengono anche la deputata Giuseppina Occhionero e il partito di Italia Viva, i quali esortano le istituzioni preposte a procedere con l’esecuzione dei vaccini nelle 24 ore del giorno, al fine di raggiungere il più velocemente possibile l’agognata immunità.

“Ad oggi in Italia sono state effettuate 182.442 vaccinazioni – osservano con una nota – In Molise dai dati ufficiali del ministero risalenti alle 2 di questa mattina risultavano ancora 50 vaccini. Il dato che ammonta a 358 è stato comunicato al ministero con quasi 24 ore di ritardo
I numeri di ieri riferiti al consiglio regionale, parlano d’altro. Infatti in tal senso Toma parlava di 102 medicinali somministrati a Campobasso, 102 a Isernia e 95 a Termoli per un totale di 299 che sommato ai 50 iniziali faceva salire il numero a 349. Altri nove si sono aggiunti subito dopo. Ma il numero resta basso – prosegue la nota – e si attesta al 12% delle dosi ricevute”.

“Una situazione gravissima quella della nostra Regione – sottolinea Italia Viva Molise- siamo terzultimi in Italia in percentuale. Stiamo meglio soltanto della Calabria che non raggiunge il 6% e della Sardegna che si attesta al 7,5%. Lontanissimi dalla Regione più attiva che risulta essere la provincia di Trento con il 67,7% di dosi iniettate. Siamo inoltre il fanalino di coda nella comunicazione di quanto fatto. Tutto questo in un paese che è già in ritardo rispetto al resto dell’Europa, soprattutto di Inghilterra e Germania”.

“Tutto questo a causa dei ritardi, attribuibili tutti alla Regione Molise e al suo presidente Toma, non solo nel reperire e richiedere personale per la somministrazione ma anche per non aver saputo nemmeno richiedere il tipo di siringa giusta.
Il Molise è stato bacchettato anche dal commissario Domenico Arcuri – continua Italia Viva Molise – tutto questo è inaccettabile. Proprio in un momento in cui, nell’unico ospedale Covid della Regione è partito un focolaio che ha coinvolto 14 persone tra medici e pazienti del reparto di Medicina e Chirurgia, mettendo a serio rischio anche gli interventi di normale amministrazione in Molise. Tra la giornata simbolica del V Day e le prime vaccinazioni negli ospedali di Campobasso, Isernia e Termoli sono trascorsi la ‘bellezza’ di otto giorni. Un tempo impensabile in una Regione che fa parte di un’Italia che deve ripartire. Per ovviare a questo problema Italia Viva ha proposto la campagna #vaccinareh24 pensando alla somministrazione di dosi nelle 24 ore del giorno. Prima arriveremo all’immunità di gregge – conclude la nota – e prima potremo pensare di abbracciarci e ricostruire la parte sanitaria e la parte economica del nostro Paese e della nostra Regione. Altrimenti l’uscita dalla pandemia sarà lunga e dura e costerà chissà quante altre morti”.

 

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