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Nuovo ospedale Covid a Campobasso, il via libera di Arcuri. E dal 18 gennaio scuole aperte

Lo ha detto il governatore Donato Toma, nella riunione del Tavolo permanente sull’emergenza Coronavirus. Potenziate le corse dei pullman, mentre la campagna vaccinali procede senza intoppi


CAMPOBASSO. Via libera, con non poco ritardo, ai lavori per la realizzazione del nuovo ospedale Covid del Molise. Nei giorni scorsi il commissario nazionale Domenico Arcuri ha autorizzato l’avvio dell’opera, con la struttura che sorgerà nei locali ex hospice di Tappino, che a detta del governatore Donato Toma dovrebbe essere pronta per il mese di marzo. Spesa preventivata circa 4 milioni e mezzo di euro. Lavori sono previsti anche negli ospedali di Isernia e Termoli.

Una notizia che lo stesso presidente della Regione ha fornito oggi, nella riunione del Tavolo Covid, istituito presso la presidenza del Consiglio regionale e presieduto dal vice presidente Filomena Calenda. Presenti, oltre a consiglieri e assessori regionali, il direttore dell’Asrem Oreste Florenzano, che ha informato sull’apertura di un’indagine interna sui 30 contagi in Chirurgia e il direttore del IV Dipartimento Assetto del territorio e del Servizio Protezione civile, regionale Manuele Brasiello.

In pieno svolgimento la campagna vaccinale, ha detto Toma, con la percentuale del 60% raggiunta l’altro giorno scesa perché in Molise sono arrivate ulteriori dosi a Campobasso (2975) e Termoli (975). Le dosi di vaccino, ha rimarcato il presidente, vengono gestite facendo particolare attenzione alla conservazione di una quantità di riserva, per garantire la disponibilità per il secondo richiamo. Ma nuove scorte arriveranno con l’autorizzazione al vaccino di Moderna, mentre quello di Astrazeneca dovrebbe essere disponibile da febbraio.

Resta il problema della carenza di personale per le vaccinazioni, ma dal 20 gennaio dovrebbero arrivare i primi medici e infermieri messi a disposizione dal Commissario nazionale Covid, la stessa struttura dovrebbe implementare l’invio di altri operatori tra aprile e agosto.

Quindi l’indice di contagio, con il report nazionale aggiornato al 5 gennaio, in relazione alla settimana 28 dicembre-3 gennaio, che indica un rischio per il Molise considerato moderato, con possibile progressione ad alto. La valutazione dell’impatto, invece, è bassa.

I dati epidemiologici e organizzativi, ha anticipato Toma, rendono però possibile, al momento, l’inizio delle attività scolastiche in presenza per il 18 gennaio. A tal fine, con la supervisione delle Prefetture competenti, è stato strutturato un Piano dei trasporti che vede l’implementazione di 85 corse aggiuntive per la provincia di Campobasso e 25 per quella di Isernia; il rafforzamento del Piano dei trasporti è dimensionato per una presenza al 75%, e può sostenere, ovviamente, anche una presenza al 50%.

Quindi il caso del cluster di Sant’Elia a Pianisi, zona rossa con ordinanza presidenziale e situazione in via di contenimento. Sono stati ad oggi individuati 125 positivi (tutti geolocalizzati) in 33 nuclei familiari, con 80 contatti sotto controllo. Numeri oggi aumentati, con altri 10 casi indicati nel bollettino Asrem di questa sera. I contagi, è stato detto durante la riunione, sono da attribuire al mancato rispetto del distanziamento sociale.

C.S.

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