Categories: Senza categoria

Caos ‘Cardarelli’, pronta denuncia per ‘procurato disastro sanitario’

Un gruppo di cittadini e diverse associazioni alla manifestazione organizzata stamattina presso l’ospedale di Tappino. Critiche a Regione, Florenzano e Giustini. Izzo: ‘Pronti ad andare in Tribunale’


di Maurizio Cavaliere

Focolai nei reparti no Covid, alto numero di decessi, difficoltà organizzative: l’Ospedale ‘Cardarelli’ mostra tutti i suoi problemi nel momento più difficile. Oggi un gruppo di cittadini, associazioni, comitati e rappresentanti politici ha manifestato davanti all’ingresso della struttura per esprimere un sentimento di rabbia rispetto a una situazione che preoccupa. La paralisi di alcuni servizi no Covid crea insicurezze a paura tra la gente gente, altri, pur di non entrare nel nosocomio del capoluogo regionale, preferiscono affidarsi ai privati e spendere per le cure del caso. Un paradosso, là dove in molti fanno appello al ritorno definitivo a un sistema basato quasi esclusivamente sulla sanità pubblica. Sono tutte situazioni evidenti segnalate. Così come il dialogo che pare proprio non esserci tra i vari attori di questa vicenda: la Regione, il Direttore dell’Asrem, Oreste Florenzano, il Commissario ad acta Angelo Giustini. E poi c’è il dramma del Covid che viaggia parallelamente, con le sue storie maledettamente tristi, le sue insopportabili conseguenze. Tra gli altri a manifestare c’era anche Francesco Mancini, insieme con gli altri rappresentanti del Comitato vittime del Covid. Mancini ha ricordato il dramma umano del suo papà, morto di Covid, proprio al ‘Cardarelli’: “Mi diceva continuamente che non lo assistevano bene, aveva paura – ha detto – Non possiamo permettere che ad altri cittadini succeda la stessa cosa”. “I malati non hanno ricevuto un’assistenza dignitosa” gli ha fatto eco Nadia Perrella.

A introdurre gli interventi, Emilio Izzo del Comitato ‘In seno al problema’ che ha sottolineato la concomitanza all’ora della manifestazione del Consiglio regionale del Molise: “E’ una provocazione la loro, visto che le sedute sono sempre convocate il martedì. Non ci vengono a sentire, non parlano con noi di questa brutta situazione. Ormai non c’è più collegamento tra i rappresentanti istituzionali e i cittadini. Allora saremo noi ad andare sotto il loro Palazzo e a breve andremo al Tribunale di Campobasso, perché vogliamo presentare un esposto per procurato disastro sanitario alla Procura della Repubblica. Le denunce le abbiamo, materiale ce n’è. Chiederemo prima di tutto un incontro. I molisani non ne possono più di questa situazione”.

Al ‘Cardarelli’ fa freddo e c’è vento. Ci sono una trentina di cittadini che hanno sfidato il meteo e la subdola minaccia del Covid. Uno striscione poggiato sull’asfalto dice “Inetti e irresponsabili”. Destinatari dell’invettiva, tutt’altro che retorica, sono sempre gli stessi.

Ma non sono solo Comitati e Associazioni da alzare la voce. Vediamo e ascoltiamo anche alcuni operatori sanitari. C’è ad esempio la chirurgo-senologa di Isernia, Francesca Scarabeo, che l’anno scorso ha lasciato il ‘Veneziale’ e c’è l’infermiera di Agnone, Enrica Sciullo, che è anche assessore al Comune altomolisano. Le due donne fanno parte della stesso universo, la sanità, e per motivi diversi sono intervenute per evidenziare le carenze nella gestione della pandemia. Così l’infermiera: “Quando si è in emergenza, si definiscono gli scenari, cioè si sa sempre come ci si deve comportare per affrontare le diverse criticità. Io sono qui per rivendicare i diritti dei miei colleghi infermieri che sanno solo loro, lavorando dalla mattina alla sera, le difficoltà in cui sono costretti a lavorare. E si vorrebbe anche addebitare loro delle responsabilità. No, questo non è possibile”. 

Poi parlano i rappresentanti del Sindacato degli Operari autorganizzati, dei Partiti della Sinistra d’opposizione e di altre associazioni. Ci sono pure dei politici del Pd tra la gente. C’è Giose Trivisonno, del Comune di Campobasso, c’è il consigliere regionale del Molise Vittorino Facciolla che alla nostra domanda sulla possibilità non considerata di istituire un centro Covid a Larino, proprio per evitare pericolose fughe del virus al ‘Cardarelli’ ci risponde così: “L’offerta snitaria è ridotta all’osso e la gestione della pandemia non è stata adeguata. Oggi possiamo dire che non utilizzare il ‘Vietri’ di Larino è stata una scelta folle, forse anche per la sottovalutazione della seconda ondata che è invece stata virulenta. Noi siamo qui con la voglia di collaborare e supportare i manifestanti” ha concluso Facciolla prima di rientrare in Consiglio regionale.

Gli interventi proseguono e confermano la sensazione che tra i cittadini presenti ci sia effettivamente rabbia mista a delusione. D’altronde la pandemia continua a mietere vittime e il ‘Cardarelli’, anche per i cittadini, è diventato un caso.

Maurizio

Recent Posts

‘Tutti in piscina’, tutto pronto a Termoli per la cerimonia del centro regionale Fin

Appuntamento il 1° giugno in via del Molinello TERMOLI. Tutto pronto per l’evento ‘Tutti in…

1 minuto ago

Carte false per incassare crediti d’imposta su progetti mai realizzati: scatta il sequestro da 530mila euro

Nella rete della Guardia di Finanza è finita una società di trasporto merci CAMPOBASSO. Indebita…

9 minuti ago

Nel 2023 morti avvelenati 64 cani da tartufo in Molise, l’Aidaa: “Azioni criminali inaccettabili”

L'Associazione italiana difesa animali ed ambiente: " Trovare il sistema per proteggerli anche al costo…

24 minuti ago

Sessano del Molise, troppi cani abbandonati: l’appello del sindaco

L’amministrazione comunale si è prontamente attivata, allertando le autorità competenti per affrontare la problematica SESSANO…

27 minuti ago

Tutto pronto per la nona edizione di ‘Alla scoperta del Molise’

Appuntamento per domenica 26 maggio con Officine Cromatiche Fotoamatori Isernia ISERNIA. Domenica 26 maggio 2024…

45 minuti ago

Slalom di Pettoranello: al via le iscrizioni per la prima edizione della corsa

Appuntamento il 15 e 16 giugno su un percorso misto veloce di 2 chilometri e…

2 ore ago