Il presidente Bruno Esposito, non lesinando strali alle istituzioni pubbliche, lancia un appello alla collaborazione alle strutture di volontariato presenti sul territorio
ISERNIA. Un’opportunità per i malati di Alzheimer e le loro famiglie. È quella che intende creare il presidente dell’associazione ‘Non ti scordar di me’, Bruno Esposito, attraverso la realizzazione, a Isernia, di un Centro Diurno.
Un progetto da tempo lanciato anche alle istituzioni ma, a quanto pare, caduto nel vuoto. E che oggi Esposito rilancia mediante un appello alla collaborazione rivolto alle strutture di volontariato presenti sul territorio.
“A oltre due anni dalla nascita della nostra associazione e dopo aver contattato inutilmente tutte le istituzioni, – scrive il presidente di ‘Non ti scordar di me’ – poniamo alla vostra attenzione la nostra idea di realizzare un Centro Diurno che accolga i nostri malati. Si tratta di quelle persone che in una fase lieve/moderata della patologia di Alzheimer, avrebbero bisogno di una struttura dove poter svolgere tutte quelle attività utili al mantenimento delle loro abilita residue, oltre ad avere un minimo di socializzazione a loro quasi sempre negata dall’isolamento a casa e dalle difficolta delle famiglie.
La necessità di un Centro Diurno Alzheimer nasce, quindi, – prosegue Esposito – dall’esigenza di riempire un vuoto sul nostro territorio, dove i malati sono penalizzati dall’assenza di un servizio di questo tipo, essendo le risorse dell’ASReM destinate esclusivamente al Centro di Campobasso e come richiesta espressa da tutte le famiglie iscritte alla nostra Associazione di creare urgentemente uno spazio dove i malati possano avere un’adeguata stimolazione cognitiva,
impossibile in altri contesti e svolgere attività come la ROT, la musicoterapia, la pet terapy, la terapia della bambola, la terapia occupazionale, ecc.. per il rallentamento del decorso della malattia e il potenziamento delle capacita residue, oltre che atti operatori e volontari e, cosa di non poco conto, come sostegno alle famiglie che spesso sono lasciate sole. Per questo, non avendo avuto alcun riscontro presso le istituzioni locali e regionali, e non avendo sponsor politici che purtroppo servono nella nostra realtà, abbiamo pensato di realizzare questo indispensabile
servizio, contando esclusivamente sulla forza e la collaborazione di tutti i volontari iscritti alle nostre associazioni che hanno voglia e un po’ di tempo da dedicare alla realizzazione di questo progetto, che, in sintesi, consiste nella creazione di una struttura destinata esclusivamente ai malati di Alzheimer lievi/moderati, dove le famiglie li possano portare ogni giorno per 4-5 ore e sapere di affidarli a persone competenti e in grado di far svolgere loro le attività che possano essere utili per il contenimento della loro malattia e socializzare con gli altri, oltre che permettere alle famiglie, badanti, assistenti ecc. di staccare un attimo e nello stesso tempo sapere che i loro cari sono affidati a persone preparate, in un ambiente sicuro, familiare e accogliente.
Certi che ci darete una mano, – conclude Esposito – vi diamo appuntamento ad un incontro on line, dove avremo modo di spiegare più nel dettaglio la nostra idea e confrontarci con tutti i vostri suggerimenti utili a migliorarla e renderla realizzabile, non appena la pandemia lo renderà possibile”.
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