L’operazione condotta dai carabinieri, che ieri pomeriggio hanno fermato i due nel parcheggio di un supermercato, luogo scelto per l’ultima consegna del denaro
CAMPOBASSO. Era stato chiamato da una donna, da medico legale e consulente, per seguire una pratica per l’assegnazione dell’invalidità. Una richiesta professionale dalla quale era cominciato un vero e proprio incubo per il dottore, originario della provincia di Benevento e residente nel capoluogo, vessato da una coppia.
Per lui continue richieste di soldi, iniziate da quando aveva accettato di svolgere l’incarico, peraltro gratis, fino a quando ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri, che ieri pomeriggio si sono fatti trovare nel luogo dove doveva esserci l’ultima consegna di denaro e hanno fermato e arrestato due persone, un uomo e una donna. Si tratta di una coppia di conviventi, lui 56 anni originario della provincia di Foggia, ex detenuto, lei 60enne di Campobasso, conosciuta in città anche per le richieste di denaro che spesso fa anche per strada. I due sono accusati di estorsione aggravata e continuata.
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati in una conferenza stampa a Campobasso, dal comandante della Compagnia di Campobasso Antimo Ventrone e dal comandante del Nucleo operativo e radiomobile, Andrea Manzo.
Tutto è cominciato prima di Natale, quando la sessantenne si è rivolta al medico per chiedergli di aiutarla a ottenere l’invalidità. Tutto regolare, sotto questo punto di vista. In quell’occasione al professionista è stata consegnata una busta con i referti di visite e analisi. Quindi la prima richiesta di denaro: 100 euro per le feste. Il dottorre ha accettato, ma purtroppo non è finita lì.
La donna si è resa conto che il medico, che stava vivendo un periodo familiare difficile, era particolarmente vulnerabile, ha continuato a chiedere soldi, fino ad arrivare a circa 900 euro. Prima dicendo che mancavano documenti all’interno della busta, poi che occorreva un cd, 150 euro, poi 200 euro, infine una richiesta di 400 euro per l’acquisto di un computer portatile. “In questa occasione – ha detto il capitano Ventrone – la signora ha fatto intervenire al telefono il suo compagno, che non ha esitato a far conoscere al medico il suo passato, da ex detenuto”.
A quel punto l’uomo è crollato e, comprendendo che per lui l’incubo non sarebbe finito, è andato dai carabinieri e ha raccontato tutto. I militari hanno preparato il blitz, nel parcheggio del supermercato di Campobasso dove doveva avvenire la consegna dell’ultima somma di denaro. Appunto 400 euro, in banconote fotocopiate. Qui i due sono stati fermati, portati in caserma e quindi arrestati, su disposizione del Gip del Tribunale di Campobasso.
Entrambi con precedenti, lei per piccoli reati, si trovano ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. Per il medico incubo finito, per la donna accusata di estorsione, che probabilmente ha anche i requisiti, come hanno detto i carabinieri, la pratica per l’invalidità va avanti.
Carmen Sepede
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