Politici tra i furbetti del vaccino. Il Soa: tema da pettegoli mentre la sanità affonda

La posizione del Sindacato operai autorganizzati, sull’ipotesi che qualche consigliere o assessore regionale abbia saltato la fila ricevendo già il siero anti Covid


CAMPOBASSO. ‘Furbetti del vaccino’, sull’ipotesi che la consigliera regionale Aida Romagnuolo aveva ventilato e che Donato Toma ha escluso, di consiglieri e assessori regionali che hanno avuto accesso al siero anti Covid, saltando la fila, interviene il Soa, che parla di “caccia alle streghe per dare spazio a una sceneggiata che ha il sapore di fini elettorali”.

“Un Consiglio regionale da teatrino squallido – ha dichiarato Andrea Di Paolo – intanto in Molise non si affrontano di petto le problematiche reali. Per questo crediamo che parlare di ‘furbetti del vaccino’ sia un modo di non parlare e sviare la grave situazione che si è abbattuta su famiglie, anziani, studenti e personale sanitario della regione”.

Quindi la questione ospedali. “La scorsa settimana – ancora il responsabile del Soa – è andata di scena l’ispezione ministeriale, molto prima ancora le dimissioni del commissario ad acta, la sua ricomparsa dopo, le promesse di portare nel Molise addirittura i medici italo-venezuelani, annunci di riapertura immediata del ‘Vietri’ di Larino mai avvenuta, deputati molisani a Roma che a scoppio ritardato cercano di attirare l’attenzione del Ministero alla sanità,  un presidente di Regione che dalla buona scuola berlusconiana ‘canta e balla e vorrebbe per sé il commissariamento della sanità regionale per uso e consumo elettoralistico. Ma anche comitati e sindacati fantasma che vanno in scena in veste di esperti in stile smart working dalle loro case”.

C’è poi la preoccupazione per l’aggravarsi della situazione sanitaria in Basso Molise, con l’aumento dei contagi e dei morti e la situazione critica al Cardarelli, mentre “il problema principale per la politica e l’opinione pubblica molisana ora sono i furbetti del vaccino, romanzo da pettegoli che non ricerca i responsabili del disastro sanitario regionale”.

“La prossima settimana – ha annunciato Di Paolo – saremo a protestare insieme ai cittadini liberi sotto la sede della procura della repubblica di Campobasso. Chi sa deve dare delle risposte immediate ai diritti, alla dignità,  all’intelligenza e alla coscienza di una buona parte di molisani che non vogliono più subire”.

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