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Quindici milioni per ristrutturare l’ospedale di Termoli, il Comitato San Timoteo incalza Giustini: ora i fatti

Il presidente Nicola Felice, dopo le buone nuove dal Ministero della Salute e dopo l’ennesima denuncia delle criticità nel comparto, non da ultima la carenza di urologi e la mancata riorganizzazione della rete ospedaliera al tempo del Covid, auspica il rilancio del nosocomio costiero


TERMOLI. Il Ministero della Salute finanzierà con circa 15 milioni di euro gli interventi di ristrutturazione sismica presso l’ospedale di Termoli. l’annuncio è del presidente del Comitato San Timoteo Nicola Felice, il quale nel rimarcare le carenze nella gestione sanitaria – a partire dalla mancata organizzazione della rete ospedaliera durante la pandemia fino alla carenza di urologi nel presidio costiero, incalza il Commissario Giustini, chiedendo ‘fatti’.
“Con l’ultimo decreto del Ministero alla Sanità, – osserva Felice – l’intero territorio nazionale, con eccezione di qualche regione, è tornato in zona gialla. Il Molise, in tutto il periodo di chiusura totale di marzo-aprile, è stato sempre in zona gialla, diventando un vanto per i vertici regionali e dell’Asrem palesato in più occasioni. Tale atteggiamento è perdurato e continua ancora, anche quando, con la seconda ondata del Covid-19, i dati di soggetti positivi, i ricoveri e decessi crescevano e crescono a dismisura anche in Molise e dal mondo scientifico ancora giunge l’allarme di una possibile terza ondata.
Col tempo è risultata infelice la scelta di scegliere ospedale Covid il Cardarelli, unico presidio regionale per specialità anche tempo dipendente. In più occasioni si sono avuti focolai con persone ricoverate e personale sanitario in servizio, positivi al Covid in reparti importanti (Chirurgia e Medicina) al punto di doverne disporre la chiusura e inviare pazienti che necessitavano di ricovero negli altri presidi ospedalieri pubblici (San Timoteo e Veneziale) in quanto tutti i posti letto di terapia intensiva venivano impegnati dai malati Covid.
A queste criticità molti sono stati gli annunci (pochi i fatti) dei vertici dell’Asrem per dare soluzione ai problemi. Ancora ad oggi non hanno inizio i lavori previsti nel progetto approvato dal Ministero per il potenziamento della rete ospedaliera che vede il Cardarelli ospedale Covid Hub e Spoke il San Timoteo e il Veneziale. Come pure resta solo una buona intenzione la messa in opera, in adiacenza dei tre ospedali pubblici, delle tre strutture prefabbricate di emergenza con i posti letto di terapia intensiva, che come annunciate dal Commissario Arcuri su richiesta del Presidente Toma, si sarebbero dovute realizzare entro il mese di gennaio.

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