Coronavirus, mancano posti letto per i malati gravi. Trasferimenti fuori regione destinati ad aumentare

Nelle prossime ore si capirà se anche in Molise è già presente una variante più aggressiva del Covid-19. L’Istituto Zooprofilattico di Teramo, che nei giorni scorsi ha già individuato alcuni casi di variante brasiliana in provincia dell’Aquila, sta analizzando dei campioni provenienti da Termoli e Campomarino, i centri più colpiti dall’epidemia. Intanto resta molto complicata la situazione negli ospedali e si parla di altri trasferimenti di pazienti fuori regione


TERMOLI. Continua a preoccupare la situazione sanitaria nel basso Molise, dove la curva dei contagi continua a salire in maniera vertiginosa.

L’istituzione della zona rossa, secondo i più tardiva rispetto alla portata dell’emergenza esplosa da due settimane a Termoli e Campomarino e che via si è poi allargata anche agli centri limitrofi, potrebbe da sola non bastare.

Il timore più grande tra i cittadini è che dietro l’aumento esponenziale di contagi e ricoveri che in pochissimo tempo hanno mandato in tilt il già fragile sistema sanitario regionale, mettendo sotto pressione sia il San Timoteo di Termoli che il Cardarelli di Campobasso, si nasconda il rischio della cosiddetta variante del Sars.Cov-2, in grado per l’appunto di incrementare la trasmissibilità del virus e di renderlo più aggressivo. Finora in Molise non è stato possibile analizzare e quindi confermare l’eventuale presenza di una mutazione del virus, come è invece accaduto nel vicino Abruzzo, dove l’Istituto Zooprofilattico “Caporale” ha rilevato l’esistenza di casi di positività al Covid con variante brasiliana in provincia dell’Aquila. Sarà ora lo stesso Istituto ad analizzare alcuni campioni provenienti dal Molise, che confermeranno una volta per tutte quella che è ormai è quasi una certezza sia per i medici che per gli stessi cittadini.

Nel frattempo, dopo la notizia del trasferimento di un paziente molisano prima all’ospedale San Pio di Vasto e successivamente nel nosocomio di Giulianova, dove si trova ricoverato tuttora in gravi condizioni di salute, ci sarebbe anche un altro caso di una paziente prossimo al trasferimento fuori regione, in virtù della mancanza di posti letto sia al San Timoteo che in particolare al Cardarelli di Campobasso.

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