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Terapia intensiva satura, Toma si rivolge a Giustini: firmi subito i contratti con Gemelli e Neuromed

In attesa di quelle che ha definito unità mobili, rigettando il termine container. Il dem Facciolla lo invita ad una accelerazione sulla campagna vaccinale e rivela un suo dramma familiare: la cugina di 51 anni ricoverata in condizioni disperate in ospedale


CAMPOBASSO. Emergenza Coronavirus, il governatore Donato Toma lancia un altro affondo al commissario alla Sanità Angelo Giustini, “non capisco perché non sta contrattualizzando i posti letto con le strutture regionali convenzionate”.

E annuncia che, come autorità di Protezione civile, chiederà di mandare i pazienti che non trovano più posto al ‘Cardarelli’, saturo nei reparti Covid, nelle Terapie intensive delle strutture private. Il ‘Gemelli’ di Campobasso in primis, comodo anche per la sua contiguità all’ospedale regionale di Tappino, e il ‘Neuromed’ di Pozzilli. Nel frattempo alcuni pazienti sono già stati mandati fuori regione, perché le disponibilità in Molise sono terminate.

Annuncio fatto nell’informativa tenuta al Consiglio regionale, prima dell’inizio della seduta di oggi. “Abbiamo bisogno della tranquillità di avere i posti letto e le Terapie intensive – ha osservato – e il Neuromed e il Gemelli li hanno. Ma è anche giusto – ha aggiunto – che la struttura commissariale contrattualizzi i posti non quando siamo ‘a riserva’. Questo è un compito che spetta al commissario, io posso soltanto cercare di facilitare le cose intervenendo come politico, invitando a riunirsi, perché sono preoccupato per il mio Molise, visto che io vivo qua”.

Un rapporto difficile quello tra Toma e Giustini. “Ho sempre detto di essere contrario al commissariamento, ma non al commissario, poi mi sono dovuto ricredere”. Buono invece il rapporto con il ministro Francesco Boccia, “che mi ha ringraziato pubblicamente per la collaborazione” e con il ministro della Salute Roberto Speranza, con cui l’interlocuzione è continua, attraverso la Conferenza delle Regioni e nelle riunioni tecniche..

Toma che rigetta il termine ‘container’ per le unità mobili di Intensiva e subintensiva con 26 posti letto in arrivo in Molise, ma che ammette in aula che c’è bisogno di una profonda accelerazione sulla campagna vaccinale, rispondendo a una sollecitazione del consigliere del Pd Vittorino Facciolla, che in Consiglio racconta il suo dramma familiare. Quello di una cugina di 51 anni, ricoverata per Covid e in condizioni disperate. Nella fase dell’epidemia che sta mietendo contagi, e vittime, anche tra le persone più giovani. La fascia di età più colpita, ha detto in proposito Toma in aula si è abbassata. Ora è quella tra 40 e 49 anni.

Carmen Sepede

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