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Vaccini anti-Covid ai medici, l’Ordine chiede la massima copertura

L’intervento dell’Omceo di Campobasso sulle proteste in atto relative ai criteri di somministrazione delle dosi


CAMPOBASSO. Vaccini ai medici molisani, nuovo intervento dell’Ordine di Campobasso. “Raccogliendo le numerose rimostranze di colleghi medici e soprattutto odontoiatri liberi professionisti cui viene paventata la somministrazione di vaccini diversi dallo Pfizer inoculato ai colleghi più anziani – si legge in una nota firmata dalla presidente Carolina De Vincenzo e del presidente della Commissione Albo Odontoiatri Domenico Coloccia – vuole rendere evidenti alcune importanti puntualizzazioni.

L’Ordine ha su tutti i fronti comunicazionali caldeggiato l’inclusione dei liberi professionisti nella prima fase della campagna vaccinale sostenendo, innanzitutto, che tutti gli operatori sanitari, in quanto tali e non per contrattualità pubblica o privata, andassero immunizzati soprattutto nell’interesse della popolazione della cui Salute l’Ordine stesso sente forte il ruolo di tutela.

La recente svolta positiva ,con l’accettazione delle istanze proposte, ha spinto entusiasticamente l’Ordine tutto ad accogliere le richieste di collaborazione pervenute dagli Organi regionali e a mettere prontamente in campo tutte le risorse disponibili , anche in termini di personale dipendente e di ore impegnate nell’operazione, per redigere e trasmettere elenchi nominativi e anagrafici, contattare colleghi ed espletare appieno e nel migliore dei modi il ruolo di intermediazione tra chi eroga i vaccini e chi li riceve.

Si puntualizza dunque che la scelta della marca del vaccino ovvero le fasce di età cui somministrarne uno anziché un altro non è rientrato nella conoscenza di questo Ordine, il quale, ovviamente, presumeva e presume che, come già espresso, gli iscritti all’Ordine vengano vaccinati, in questa fase che precede quella per fasce di età, in quanto operatori sanitari e non per posizione anagrafica e, per questo, va loro assicurata la massima e omogenea copertura.

Questo Ordine provinciale dunque ,oltre a dare voce alle numerose lamentele dei colleghi che si sentirebbero discriminati, trascurati ed erroneamente sottovalutati nella potenzialità del contagio qualora fossero sottoposti ad un vaccino con minore percentuale di copertura rispetto ai colleghi più anziani, si dichiara completamente solidale e invita a gran voce la struttura Regionale preposta al piano vaccinale a riportare serenità nella categoria già fortemente penalizzata dalla forte tendenza al contagio assicurandole la massima copertura con le migliori risorse vaccinali”.

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