Covid, campagna vaccini al via tra criticità e proteste

Disagi diffusi nei Comuni delle aree interne e l’impossibilità da parte di molti anziani soli di raggiungere i punti vaccinali individuati dall’Asrem, finirà con l’indurli a rinunciare. Il sindaco di Civitacampomarano Paolo Manuele portavoce della protesta


CAMPOBASSO. Partita finalmente la campagna vaccinazioni per gli over 80 in Molise, iniziano a registrarsi le prime criticità denunciate dai familiari di anziani già prenotati per la somministrazione. Dopo il caso segnalato in mattinata dalla nostra testata, riguardante la figlia di due ultranovantenni di Isernia, che sarà costretta a recarsi a Frosolone per poter vaccinare i suoi genitori, tra notevoli disagi sia per gli spostamenti sia per gli orari di vaccinazione, differenti per i due coniugi, simili problematiche si stanno riscontrando anche altre aree del territorio regionale, con criticità maggiori che riguardano i Comuni delle aree interne, quelli maggiormente penalizzati dalla carenza di collegamenti e dallo stato  delle infrastrutture. A farsi portavoce della protesta che arriva dalle aree più disagiate della regione, è il sindaco di Civitacampomarano, Paolo Manuele, che ha evidenziato nero su bianco tutte le problematiche inerenti la sua comunità in una nota indirizzata alle autorità sanitarie regionali e al commissario ad acta, Giustini.

In particolare, il sindaco Manuele ha manifestato più di una perplessità sull’organizzazione della campagna di vaccinazioni e sulla impossibilità da parte degli anziani soli di poter raggiungere i centri di somministrazione vaccini indivduati dall’Asrem, che nel caso di Civitacampomarano è l’ospedale Vietri di Larino.

Il rischio palesato dal primo cittadino è che nell’impossibilità a poter raggiungere tale destinazione, molti anziani del paese rinunceranno a vaccinarsi, e non per loro responsabilità ma perché evidentemente gli è stato negato un diritto fondamentale. Per il sindaco sarebbe stato più giusto e opportuno prevedere punti vaccinali presso ciascun poliambulatorio Asrem o Casa della salute, o dare la possibilità di poter individuare dei centri di somministrazione tra Comuni contermini. E invece si è andanti in tutt’altra direzione, non considerando le difficoltà dei Comuni montani e quindi gli aspetti orografici, morfologici e la carenza di collegamenti. E’ ipotizzabile che in un territorio composto per la gran parte da piccoli Comuni montani, disagi e proteste saranno destinati a moltiplicarsi nei prossimi giorni, con il rischio che chi dovrà vaccinarsi, sarà costretto a rinunciare.

 

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