Lunedì 1 marzo partono i test del farmaco italiano e-Vax. Sviluppato da Takis e Rottapharm, usa una piattaforma a Dna e viene inoculato con uno strumento molto particolare
ROMA/MONZA. Lunedì 1 marzo inizia ufficialmente la prima fase di sperimentazione sull’uomo di e-Vax, il vaccino anti-Covid italiano ideato dalla società romana Takis con la monzese Rottapharm Biotech. Il primo volontario sarà un 21enne, al quale verrà somministrata una dose da 0,5 mg. La particolarità di questo farmaco sta nella sua composizione – usa una piattaforma a Dna – e nel metodo di inoculazione. Viene infatti utilizzato un elettroporatore: uno strumento che dà una lieve scossa e permette così al frammento genetico di entrare nelle cellule.
Marina Cazzaniga, direttore del centro di ricerca, ha spiegato che già a dicembre “abbiamo condotto uno studio con l’elettroporatore: volevamo testare i sintomi della procedura, per poter fornire poi ai soggetti che saranno arruolati nella sperimentazione i maggiori dettagli possibili. Io stessa mi sono sottoposta alla procedura, per essere in grado di spiegare al meglio cosa si prova”. Questo tipo di vaccino “potrebbe rivelarsi molto importante in futuro”, ha spiegato Paolo Bonfanti, direttore della Clinica di Malattie infettive del San Gerardo. C’è infatti “la possibilità di modificarlo adattandolo alla emergenza di varianti del virus non sensibili ai vaccini attuali”. Senza contare che è stabile a temperatura ambiente (quindi senza bisogno di garantire la catena del freddo e avere dei super freezer) e che può “essere somministrato molte volte, nel caso in cui le vaccinazioni anti-Covid debbano essere ripetute ogni anno”.
Dopo la prima vaccinazione si aspetteranno due giorni per vedere se ci sono effetti collaterali, poi saranno vaccinati altri due volontari e, dopo alti due giorni, altri tre. In tutto venti persone, dopodiché partirà la sperimentazione anche allo Spallanzani di Roma e all’Irccs Pascale di Napoli. Stessa procedura si seguirà poi per dosi maggiori (in tutto ne vengono sperimentate tre diverse, la massima da 200 milligrammi, che non dovrebbe richiedere il richiamo). Il reclutamento dei volontari per la fase 1 e 2 è iniziato ad agosto, con grande successo. E non è ancora terminato: sul sito dell’Asst di Monza è infatti ancora possibile scaricare il modulo per iscriversi al registro dei volontari sani.
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