La posizione del segretario del Soa Andrea Di Paolo, che fa riferimento alla situazione della Fiat
CAMPOBASSO. Divieti di spostamento e chiusura delle attività produttive non essenziali nella zona del Basso Molise, il Soa, il Sindacato operai autoorganizzati, dopo che la Prefettura di Campobasso ha chiarito che la decisione spetta al Governo, scrive al premier Mario Draghi, al ministro della Salute Roberto Speranza e al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio.
“Dopo le note vicende del disastro sanitario regionale in commissariamento – ha chiarito per il Soa Andrea Di Paolo – e con carenze gravi a vostra conoscenza, con un alto numero di morti e contagiati Covid, in una piccola regione che sta subendo in maniera atroce, e precisamente nella zona industriale di Termoli, è presente l’azienda più grande in termini di dipendenti che arrivano quotidianamente dalle 2 province di Campobasso ed Isernia: la Fca Stellantis, con circa 3mila dipendenti senza contare l’indotto, una mobilità di pendolari e lavoratori che si concentrano in un’attività non essenziale”.
“Chiediamo la sospensione di tali attività, vista la grave emergenza Covid che sta attanagliando il Molise – ha aggiunto Di Paolo – la sicurezza dei lavoratori oggi può evitare ulteriori contagi alla collettività. Da oggi, 1 marzo, i lavoratori in questione sono costretti a viaggiare sul trasporto pubblico locale con le tute da lavoro per chiusura spogliatoi, dopo che Fca Stellantis ha ritenuto farlo per non creare assembramenti all’interno, però questo comporta un un altro pericolo tra i pendolari e semplici viaggiatori sul trasporto pubblico”.
“Viste le gravi condizioni che si sono venute a creare – ha concluso il Soa – chiediamo che nel Molise venga istituito il lockdown totale, con la chiusura immediata delle attività non essenziali”.
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