Coronavirus, la croce del basso Molise: morti e ricoveri senza fine. E’ un’emergenza nazionale

Il caso Santa Croce di Magliano è l’apice di un dramma che sta diventando terribile: troppi morti in basso Molise e intere comunità lasciate sole a fronteggiare una emergenza che è ancora lunga e che rischia di costare la perdita di tante altre vite umane

TERMOLI. Nelle ultime 24 ore sette decessi, sette nuovi ricoveri e un totale di 20 pazienti attualmente assistiti nell’area grigia del Pronto soccorso del San Timoteo. Un crescendo di morti e di trasferimenti in ospedale che rendono la situazione nella zona costiera e nell’area dell’ex cratere sismico simile a un bollettino di guerra.

Santa Croce di Magliano resta il centro più colpito dall’emergenza, come testimoniano i numeri giornalieri di decessi (tre solo nell’ultimo giorno), ma le vittime stanno aumentando anche in altri Comuni del basso Molise: Colletorto, San Giuliano di Puglia, Bonefro, Casacalenda, Montelongo, solo per citare alcuni casi, negli ultimi giorni hanno registrato almeno un decesso a causa del Covid. Resta critica anche la situazione a Termoli, dove nelle ultime 24 ore si segnala una vittima e altri 20 casi di positività; 18 nuovi contagi a Guglionesi che conta anche sei pazienti già ricoverati in ospedale, tra cui una ragazza di appena 30 anni.

La variante inglese del Covid, che l’Istituto Superiore di Sanità ha dimostrato essere diffusa per oltre il 93% dei test a campione già analizzati in Molise, continua la sua corsa micidiale mentre il sistema ospedaliero da mesi è in evidente affanno. In assenza di una accelerazione sui vaccini, ciò che succederà a marzo e aprile purtroppo è prevedile. 

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