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Vaccini nelle aziende di Patriciello: dosi pure ai dipendenti della tv

Il caso/ Anziani e malati attendono il turno, mentre gli amministrativi del Neuromed e delle ditte collegate ne hanno beneficiato tutti. L’Azienda sanitaria regionale spiega: “Noi ci siamo limitati a fornire le dosi di vaccino richieste dal privato accreditato”


CAMPOBASSO. Vaccini somministrati anche ai non aventi diritto in questa fase. Il caso viene sollevato da ‘Primonumero.it’ che segnala come, nelle ultime ore, anche gli amministrativi delle aziende che fanno riferimento al gruppo Neuromed della famiglia, abbiano beneficiato del farmaco anti Covid. Compresi giornalisti e tecnici di Tvi, la televisione di proprietà della famiglia Patriciello.

Finché trattasi di personale strettamente legato alla clinica Neuromed di Pozzilli, nessun problema. La questione desta sconcerto quando ad ottenere il vaccino sono anche gli altri lavoratori del Gruppo che, seppur ufficialmente appartenenti alla stessa società, nella vita si dedicano decisamente ad altro: come i giornalisti e i tecnici di Tvi, la televisione storicamente di proprietà.

Il tutto accade mentre categorie a rischio come diabetici, cardiopatici e disabili sono in attesa di essere chiamati.

La richiesta – riferisce ancora Primonumero – è stata presentata alla Asrem e alla Regione senza dettagli e senza indicare a quali soggetti si intendesse somministrare la vaccinazione. A parlare proprio il direttore sanitario Virginia Scafarto: “Noi ci siamo limitati a fornire le dosi di vaccino richieste ai soggetti sanitari accreditati, la vaccinazione è stata ed è a loro carico”.

Primonumero precisa a scanso di equivoci: le dosi dei vaccini Pfizer e Astrazeneca non sono arrivate perché le ha richieste la famiglia Patriciello e Asrem e Regione Molise hanno risposto positivamente. Sono invece arrivate al gruppo Neuromed perché l’Istituto, in quanto soggetto privato accreditato, ne ha potuto fare richiesta (al pari del Gemelli, di Villa Esther e di Villa Maria) e quindi le ha smistate su tutti dipendenti. Amministrativi, operai, anche giornalisti e tecnici. Fortunati in quanto lavoratori delle aziende legate in qualche modo al Neuromed. “Lo prevede il Piano Arcuri – ha spiegato il collega Paolo Panaccione, addetto stampa dell’eurodeputato di Forza Italia a Primonumero – è la stessa cosa che è avvenuta nelle aziende del gruppo, che oltre a personale sanitario hanno personale amministrativo”.

Certo, i dubbi restano. Anziani, malati oncologici e di altre patologie: la penuria di vaccini è per molti, ma non per tutti.

 

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