Il consigliere regionale dem auspica la bocciatura del progetto da parte della Regione, in quanto “non rispettoso dell’identità del territorio”
CAMPOBASSO. Sta per approdare in Conferenza dei Servizi il progetto per la realizzazione del parco eolico tra i territori di Campomarino e Portocannone. Ed ecco che, in occasione della ricorrenza della Giornata della Salvaguardia e della Tutela della Terra, il consigliere regionale e segretario regionale dem Vittorino Facciolla riaccende i riflettori sull’argomento e invoca, da parte della Regione, la bocciatura di tale progetto, a suo avviso non in linea con la vocazione del territorio. Bocciatura già avvenuta – ricorda l’esponente del Pd – quando egli stesso rivestiva il ruolo di assessore all’Agricoltura e all’Ambiente.
“Ognuno di noi – scrive in una nota – ha il dovere morale di difendere il proprio Ambiente, ma chi è nella posizione di fare le scelte che ricadono sulle nostre vite, come nel caso di chi ci governa, ha il dovere non solo morale ma quello concreto scegliere e di porre in essere azioni che difendano il territorio. Quando l’amministrazione regionale della quale ho fatto parte come assessore all’Agricoltura e all’Ambiente si insediò, ricordo che non esisteva nessun Piano approvato. In quegli anni lavorammo alacremente e al termine del nostro mandato avevamo redatto e approvato Piani di Tutela per l’Acqua, l’Aria, Nitrati, Forestale, Energia, Rifiuti.
L’attuale Governo regionale – prosegue Facciolla – non solo non li ha portati avanti ma li ha trascurati, lasciando che i Piani precedenti scadessero senza essere rinnovati; e c’è di più: non ha neanche approvato il regolamento che è a valle dell’approvazione del Piano energetico regionale.
Il 31 maggio in Conferenza di Servizi si discuterà del Parco Eolico che potrebbe sorgere tra Campomarino e Portocannone.
Tutti sanno che io sono estremamente favorevole alle energie rinnovabili; la transizione ecologica ritengo sia fondamentale, ma questo deve avvenire solo in un contesto di leggi fortemente connesse alla programmazione.
L’assenza di pianificazione significa, infatti, solo deturpazione del territorio. Quando un territorio come il nostro, nello specifico quello tra Campomarino e Portocannone, ha già una chiara vocazione produttiva e turistica, con produzioni di elevata qualità, è impensabile installare l’eolico.
Ecco perché ognuno di noi deve avere un ruolo attivo nella salvaguardia del creato, ma i governanti hanno anche la responsabilità politica di fare scelte che vadano nella stessa direzione.
Credo quindi che la Regione, a questo punto, – conclude – non debba fare altro che bocciare quel progetto, così come facemmo noi quando ci venne proposto un progetto identico a questo per il medesimo insediamento di un parco eolico e l’amministrazione della quale facevo parte come assessore lo bocciò perché non rispettava il paesaggio, la storia e l’identità del nostro territorio”.
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