Malumori in città per la decisione della Giunta comunale di deliberare tariffe più alte. Per un disguido, subito risolto, in molti si sono anche visti addebitare pasti ‘più cari’ già dal 7 aprile


ISERNIA. Non è certo passata inosservata a Isernia la scelta dell’amministrazione comunale di aumentare i costi dei servizi.

Come noto, infatti, con propria delibera (la n. 66 del 29 aprile 2021) la Giunta ha stabilito una rideterminazione – attuativa dal primo maggio scorso – delle tariffe dei cosiddetti servizi a domanda individuale quali mensa scolastica, impianti sportivi, trasporto scolastico, museo civico e area archeologica, Auditorium e Casa dello studente.

Non sono mancati i malumori tra i genitori degli alunni che usufruiscono del servizio mensa. “Abbiamo appreso dalla stampa – hanno detto in molti – degli aumenti. Nessuno ci ha avvisato riguardo le nuove tariffe e questa è una mancanza di rispetto nei nostri confronti”.

Ma c’è di più. Per effetto di un errore tecnico l’aumento dei costi – previsto dal primo maggio – è addirittura divenuto retroattivo. In sostanza, numerose famiglie si sono viste addebitare pasti ‘più cari’ già dallo scorso 7 aprile.

La questione è stata segnalata immediatamente ai responsabili dell’ente di Palazzo San Francesco che, stando a quanto si è appreso, hanno già provveduto a risolvere il disguido.

Iscriviti al nostro gruppo Facebook ufficiale 

isNews è anche su Telegram: clicca qui per iscriverti

Per ricevere le nostre notizie su Whatsapp, clicca qui  e salva il contatto!