L’Associazione ‘Salviamo l’orso’ che lavora per la conservazione della specie diffonde le immagini delle tracce e di una pista e le regole per una convivenza così insolita per quell’area del Molise.


Nei giorni scorsi sono state rinvenute piste di orme di orso marsicano nelle campagne di Lucito, un luogo piuttosto nuovo per la presenza della specie. Grazie a una rete di contatti e alle evidenze fotografiche, è stata attivata la Rete di Monitoraggio per l’orso marsicano Abruzzo e Molise che ha verificato le segnalazioni.

Se la notizia può sembrare piuttosto insolita per la geografia dei luoghi, in realtà è la testimonianza che la popolazione di orso bruno marsicano, così rara e minacciata e presente solo in Appennino centrale, sta pian piano ampliando il proprio areale di distribuzione, incoraggiante conseguenza del probabile aumento degli orsi nel corso degli ultimi anni.

In generale gli orsi hanno bisogno di grandi spazi per spostarsi da un’area all’altra per diverse ragioni: la ricerca del cibo, che varia a seconda della stagione, l’accoppiamento e quindi i maschi convergono dove si trovano le femmine, e il mantenimento del proprio territorio (soprattutto da parte dei maschi). In questa stagione, l’orso che ha frequentato le campagne di Lucito potrebbe essere un maschio in ‘dispersione’, vale a dire un esemplare in cerca di nuovi territori idonei per la propria sopravvivenza, come un tempo facevano i Sanniti con le migrazioni del Ver Sacrum (primavera sacra).

L’orso che è passato nel territorio di Lucito non è stato avvistato da nessuno, quindi si suppone che abbia fatto le sue perlustrazioni e si sia alimentato senza creare problemi di sorta. L’orso è un animale schivo e solitario, non è facile avvistarlo nemmeno nelle aree di maggiore presenza. Se non disturbato, pacificamente prosegue per la sua strada.

“Siamo consapevoli che questa novità abbia probabilmente portato un po’ di agitazione presso le comunità locali – spiegano dall’Associazione ‘Salviamo l’Orso’ – ma i nostri volontari sono disponibili a organizzare incontri, in presenza oppure online, per le amministrazioni e i cittadini che desiderano conoscere meglio l’orso e come comportarsi in caso di avvistamento.

“Queste le più importanti raccomandazioni per favorire una pacifica convivenza: In caso di avvistamento diretto dell’animale, non disturbarlo o inseguirlo per fare foto, video o per semplice curiosità. La nostra presenza per lui è fonte di stress. Mantenere una distanza di rispetto (almeno 100 metri) e consentire all’animale di trovare una via di fuga senza braccarlo, confonderlo con schiamazzi o accecarlo con i fari. Restare immobili mentre l’orso va nella direzione opposta, oppure indietreggiare lentamente se resta fermo, in modo da lasciargli intendere che non siamo una minaccia; se si trovano orme come quelle in foto è importante fotografarle insieme a un riferimento dimensionale noto (es. una moneta, ma preferibilmente un righello), prendere nota del luogo preciso e riferire il ritrovamento ai Carabinieri Forestali chiamando il 1515, oppure al Focal Point della Regione Molise per la Rete di Monitoraggio per l’orso marsicano al 328 841 3674; evitare di lasciare cibo per cani e gatti o altri mangimi in luoghi accessibili all’orso, tenendo a mente che può facilmente raggiungerli arrampicandosi sugli alberi e sulle recinzioni; ricoverare per la notte gli animali d’allevamento in stalle in muratura e con porte in metallo o dotarsi di recinzione elettrificata in assenza di strutture con le caratteristiche suddette; mantenere in strada i cassonetti dell’umido il meno possibile; prestare molta attenzione durante le attività di sele-controllo; guidare con prudenza per evitare di investire l’orso e altri animali selvatici” concludono da ‘Salviamo l’orso’.

Per maggiori info conttare www.salviamolorso.it

 

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