Al Molise anche il vicariato della commissione Politiche sociali, ma per la capogruppo del Pd a Palazzo D’Aimmo, Fanelli, il governatore non ha nulla da festeggiare: “E’ un ulteriore arretramento per la nostra Regione, sempre più ultima” osserva
CAMPOBASSO. La Conferenza delle Regioni ha proceduto a rinnovare l’Ufficio di presidenza del quale è entrato a far parte il presidente della Regione Molise, Donato Toma. Affiancherà i colleghi Fedriga, Emiliano, Giani e Marsilio. Sono state anche aggiornate le funzioni di coordinatore e coordinatore vicario delle diverse Commissioni. Al Molise è toccato il vicariato della Commissione Politiche sociali.
“Accolgo con piacere – le dichiarazioni a caldo di Toma – i nuovi incarichi che la Conferenza ha inteso assegnarmi e ringrazio per la fiducia accordatami. Non si tratta tanto di una soddisfazione personale, quanto di un attestato di stima nei confronti del Molise. La Conferenza è un presidio di democrazia, confronto, proposizione, che negli anni ha avuto un ruolo fondamentale per rappresentare allo Stato le esigenze e i bisogni dei territori. Il mio impegno continuerà a essere assiduo e partecipato nell’esclusivo interesse dei molisani”.
L’entusiasmo nei piani alti di Palazzo Vitale è smorzato dalla capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Fanelli, secondo la quale “il Molise ha subito oggi un ulteriore arretramento rispetto al passato”. il perchè è presto detto: “Col presidente Iorio – ricorda Fanelli – avevamo la vicepresidenza della Conferenza delle Regioni. Col presidente Frattura conquistammo la Commissione politiche sociali. Con Toma al Molise non viene niente”.
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