Operaio cade dal viadotto e perde la vita. Il sindacato: non si può morire di lavoro

Il segretario regionale della Cgil chiede alle Regioni Molise e Abruzzo di sottoscrivere un protocollo sulla sicurezza. I sindacati pronti a organizzare uno sciopero


CAMPOBASSO. Operaio muore in cantiere, dopo essere caduto da un viadotto sull’autostrada, a Campomarino, sconcerto e dolore per la terribile notizia.

“Non una morte bianca ma una morte dai mille colori, i colori dei 55 anni di vita di una persona e dei suoi cari”, hanno dichiarato le categorie sindacali di Filca Cisl, Fillea Cigl e Feneal Uil esprimendo cordoglio profondo per la morte dell’operaio marchigiano, dipendente della Eurobuilding Spa, che ha in subappalto i lavori di manutenzione stradale della A14 al km 478, nel cantiere di Campomarino.

“Oggi è un giorno triste per il settore dell’edilizia molisana – ha rimarcato il sindacato – che deve stringersi attorno alla necessità di sicurezza sui luoghi di lavoro. In questi giorni si sono susseguiti gli eventi di morti nei luoghi di lavoro, donne e uomini di tutte le età, strappate a questa vita mentre compivano gesti quotidiani. Dal 1° gennaio al 31 marzo 2021 in Italia sono morte sul lavoro due persone al giorno. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail nel primo trimestre del 2021 sono state 185, 19 in più rispetto alle 166 denunce registrate nel primo trimestre del 2020 (+11,4%). Una strage che non può essere silenziosa”.

Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil chiederanno un incontro urgente alla ditta Eurobuilding, e si riuniranno in assemblea con i lavoratori, per proclamare uno sciopero di 4 ore.

“Non si può continuare a morire di lavoro – ha rimarcato il segretario regionale della Cgil Abruzzo e Molise Franco Spina – Questa pandemia ha evidenziato un calo di attenzione verso la prevenzione. Come Cgil sempre ribadito che la sicurezza è un diritto fondamentale di chi lavora e pretendiamo si faccia il necessario per garantirne l’esigibilità. Bisogna investire in formazione e sul sistema dei controlli. Abbiamo evidenziato la necessità di sottoscrivere con le due Regioni (Abruzzo e Molise) un protocollo che riguardi la legalità e la sicurezza negli appalti pubblici, in una necessaria rivisitazione anche della legislazione regionale in materia di lavoro”.

“Le tematiche della qualità del lavoro e dei diritti dei lavoratori si affrontano anche in questo modo – ha concluso Spina – e, nel contempo, si rende più efficace la difesa di quelle aziende che applicano correttamente le norme dei Cccnl ed effettuano puntualmente investimenti sulle norme in materia di salute e sicurezza, evitando pratiche di concorrenza sleale”.

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