La vittoria del quarto David di Donatello da parte dell’attore di ‘Volevo nascondermi’ è anche l’occasione per ricordare l’altro straordinario interprete di Ligabue, originario di Casacalenda. Pommier (MoliseCinema): “C’è un filo che unisce due prove magistrali ”.
di Maurizio Cavaliere
L’interpretazione di Antonio Ligabue, prova attoriale di grande difficoltà e prestigio, gli è valsa un altro David di Donatello. Elio Germano non perde un colpo. Celebriamo anche noi il premio che ha ricevuto ieri sera e le sue origini molisane. In tanti lo stanno facendo in queste ore, perché l’attore romano ha saputo ridare lustro e forza alla figura memorabile di Ligabue, pittore e scultore ‘enorme’ che ha nobilitato l’arte del Novecento.
‘Volevo nascondermi’ è il titolo del film girato da Giorgio Diritti, di cui Germano è fiero interprete. Aveva già vinto il Nastro d’argento al miglior film. Ieri sera è arrivato, tra gli altri, anche il premio per il miglior attore protagonista. E’ il quarto ‘David’ per Germano, che va ad aggiungersi agli altri riconoscimenti conseguiti in Italia e nel mondo, tra gli altri l’Orso d’argento ottenuto a Berlino, sempre per il film su Ligabue.
Germano è stato nominato in passato Ambasciatore molisano nel mondo ed è molto legato alla terra d’origine, a Duronia in particolare. Lo ricordiamo brillante primattore dell’edizione numero 15 di MoliseCinema nella quale ha ricevuto il premio ‘K’ dalla comunità locale. In quel contesto (quella sera Casacelenda pareva una piccola Cannes, guarda il video, c’è anche il compianto fotografo Pietro Coccia) venne intervistato dal Direttore del Festival Federico Pommier nell’ambito della presentazione del primo volume della collana editoriale Pagine di MoliseCinema (Cosmo Iannone editore) a lui dedicato e dal titolo ‘Corpo, voce, istinto’ proprio le corde interpretative che Germano ha toccato per entrare nei panni strettissimi dell’artista di Gualtieri.
La curiosità è che, nella difficile prova ‘Ligabue’, Germano raccoglie il testimone del successo da un altro grande molisano d’origine: Flavio Bucci, scomparso un anno fa. Bucci conobbe una clamorosa ondata di popolarità nel 1977 recitando nello sceneggiato ‘Ligabue’. E vinse il Montreal World Film Festival e il Nastro d’argento del 1979 proprio per quell’impareggiabile rappresentazione televisiva che oggi, sul grande schermo, ha trovato un altro formidabile interprete.
Il Direttore di MoliseCinema Federico Pommier scrive oggi: “Sono molto contento per ‘Volevo nascondermi’ che ha vinto tutto ai ‘David’. Perché consacra finalmente Giorgio Diritti, il regista più pasoliniano del nostro cinema con il suo sguardo emotivo e sincero sull’Italia contadina e marginale. Per Elio Germano, che non finisce più di sorprenderci e che in questo film forse raggiunge il livello massimo di annullamento di un personaggio. E per il ricordo di Flavio Bucci, primo grande interprete di Ligabue, a cui mi lega l’origine comune, Casacelenda, e a cui spero verrà presto intitolato il cinema del paese che siano riusciti a far rinascere con MoliseCinema Film Festival”.
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