Calo contenuto: la regione risulta aver realizzato la migliore performance a livello nazionale
CAMPOBASSO. Acquisto di auto ed elettrodomestici: il Molise è la regione che nel 2020 ha contenuto maggiormente il calo dei consumi in beni durevoli, nonostante una flessione del 5,3 percento (media nazionale -10,3 percento). Questo quanto emerge dall’Osservatorio dei consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia, che ha rilevato in regione una spesa complessiva di 282 milioni di euro, 16 in meno rispetto al 2019.
Come riferisce l’Ansa, a scontare gli effetti della pandemia sono stati soprattutto gli acquisti di auto nuove (-11,5 percento per 44 milioni di euro di spesa complessiva) e usate (-6,2 percento per 78 milioni di euro) oltre che di mobili (-11,4 percento per 73 milioni di euro).
In controtendenza i motoveicoli (+5,7% per 6 milioni di euro) a fronte di un dato nazionale in calo del 6,9 percento. In linea con la tendenza italiana la voglia dei molisani di migliorare il proprio ambiente domestico nell’anno segnato dai lockdown e dal lavoro da remoto: la spesa per gli elettrodomestici è aumentata del 4,6 percento (27 milioni di euro) così come quella per TV e Hi-Fi (elettronica di consumo) a +3,3 percento per 12 milioni. Se l’Information technology è risultata in aumento del 34,9 percento (14 milioni di euro), il settore della telefonia ha visto i consumi assottigliarsi del 4,2% a 27 milioni di euro di spesa totale.
“Il Molise – commenta all’Ansa Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic – ha tenuto anche dal punto di vista del reddito per abitante (-0,5 percento) che è diminuito meno sia rispetto al Mezzogiorno (-1,1 percento) che al resto del Paese (-1,8 percento). La spesa media familiare annua per beni durevoli è calata, tuttavia, del 6,7 percento rispetto al 2019, con una flessione più intensa registrata ad Isernia (-7,2 percento) rispetto a Campobasso (-6,4 percento). Anche in termini di spesa complessiva destinata all’acquisto di veicoli, mobili e tecnologia, la flessione è stata più marcata ad Isernia (-6,2 percento, 80 milioni di euro in totale) rispetto a Campobasso, che ha lasciato sul campo il 5 percento con una spesa totale di 202 milioni di euro”.
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