Immediata presa di posizione del sindaco del capoluogo dopo l’aggressione odierna subita dal vertice della Regione e dal suo collaboratore. Ma è unanime la solidarietà del mondo politico e istituzionale


CAMPOBASSO. Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, non appena venuto a conoscenza dell’atto di violenza verbale e fisica che ha avuto come vittime, in pieno centro cittadino, il presidente della Regione, Donato Toma, e il suo consigliere e collaboratore, Mauro Tiberio, ha voluto subito lanciare un segnale di condanna chiaro e incontrovertibile su quanto accaduto.

“Siamo di fronte ad atteggiamenti, gesti e parole che vanno condannati nella loro forma e nella loro sostanza, sempre e comunque, e che non appartengono alla dimensione morale e culturale della nostra città” – ha dichiarato il sindaco Gravina. “A nome mio personale e dell’amministrazione comunale, esprimo la nostra solidarietà al presidente della Regione, Donato Toma e al suo consigliere, Maurizio Tiberio, restando profondamente dispiaciuto per l’attacco che hanno dovuto subire. Ne approfitto anche per ricordare che a Campobasso non c’è posto per gesti e parole di odio e per chi ne fa uso” ha concluso il sindaco.

Al primo cittadino del capoluogo fa ecco il portavoce 5Stelle alla Camera, Antonio Federico: “Esprimo tutta la mia solidarietà al presidente della Regione che questo pomeriggio è stato vittima, insieme al proprio collaboratore, di un intollerabile e vergognoso atto di violenza verbale e fisica. Episodi del genere – spiega il parlamentare molisano – non potranno mai trovare alcun tipo di giustificazione e vanno condannati sempre, con convinzione”. Piena e incondizionata solidarietà al vertice della Regione anche dai sei portavoce pentastellati a Palazzo D’Aimmo. 

A Toma e Tiberio è rivolto anche il pensiero vice-capogruppo di Forza Italia alla Camera e coordinatrice regionale in Molise, Annaelsa Tartaglione. “Vicende come questa  – dichiara la parlamentare azzurra – non possono essere interpretate con superficialità, ma devono costituire un campanello d’allarme ed essere unanimemente condannate, perché non esiste che l’esercizio della democrazia comporti il rischio della propria incolumità”.

Parlano di “un clima di odio ingiustificabile” i rappresentanti di Italia Viva Molise, Donato D’Ambrosio e la parlamentare Giusy Occhionero. “L’episodio che ha visto vittime il governatore Toma e il collaboratore Tiberio – osservano i renziani – ci porta a riflettere sulla assoluta esigenza di tornare a fare politica per i cittadini e a usare correttamente lo strumento della comunicazione non per alimentare risentimento ma per costruire un nuovo modello di rispetto tra le parti politiche e i molisani”. 

Anche il presidente della Provincia di Campobasso, Francesco Roberti, e l’amministrazione provinciale condannano l’aggressione cui sono rimasti vittima il presidente della Giunta regionale del Molise, Donato Toma, e il consulente economico Maurizio Tiberio. “A loro – scrivono – va la solidarietà dell’amministrazione di Palazzo Magno. Ci può essere difformità di vedute, così come vuole la democrazia, ma questa non deve mai sfociare nella violenza”.

“Come uomo delle istituzioni condanno l’aggressione di cui sono state vittime il presidente della Regione Toma e il suo consigliere di fiducia Maurizio Tiberio fuori di un noto ristorante campobassano, come cittadino capisco la frustrazione e la rabbia di chi non ce la fa più ed auspico che si possano risolvere al più presto i tanti problemi che esasperano i molisani. In ogni caso la violenza non può mai essere la risposta”. Così il senatore Fabrizio Ortis dopo l’episodio di oggi pomeriggio nel capoluogo. “Le divergenze politiche non devono trascendere in violenza e intimidazione”.

“Apprendo con sconcerto dell’aggressione subita questa mattina, a Campobasso, dal governatore della Regione Molise, Donato Toma, e dal suo consigliere, Maurizio Tiberio”. Lo ha affermato il Garante Regionale dei Diritti della Persona Leontina Lanciano. “Nei confronti di entrambi – evidenzia – desidero esprimere la mia più totale solidarietà, manifestando una ferma condanna nei confronti di un episodio che non posso che definire inaccettabile.
L’odio e la violenza non sono tollerabili in una società che voglia definirsi civile, ed eventi come quello odierno non dovrebbero mai accadere. Il rispetto dell’altro, e il confronto costruttivo, restano gli unici strumenti su cui si deve basare la convivenza sociale. Mi auguro che sia il presidente che il suo consigliere, che ha subito un attacco anche fisico, possano riprendersi al più presto da questa spiacevole vicenda”.An I gruppi di centrodestra di Palazzo San Giorgio esprimono la piena solidarietà al Presidente della Giunta regionale del Molise, Donato Toma, e al collaboratore Maurizio Tiberio, condannando il grave episodio di violenza perpetrata ai loro danni in pieno centro città quest’oggi.

Anche i gruppi di centrodestra di Palazzo San Giorgio esprimono la piena solidarietà al presidente della Giunta regionale del Molise, Donato Toma, e al collaboratore Maurizio Tiberio, condannando il grave episodio di violenza perpetrata ai loro danni in pieno centro città quest’oggi. “Gli episodi di violenza – evidenziano – sono sempre da condannare e la vicenda odierna richiama anche tutti ad abbassare i toni, perché oggi c’è stata la testimonianza di come si stia andando oltre il semplice dibattito politico. Troppo spesso, infatti, si tracima quello che dovrebbe essere il normale rapporto dialettico”.

Non poteva mancare la deputata di Forza Italia Annaelsa Tartaglione: “Al presidente Donato Toma e al suo collaboratore Maurizio Tiberio vanno piena solidarietà e vicinanza per la grave aggressione di cui sono stati bersaglio. Vicende come questa non possono essere interpretate con superficialità, ma devono costituire un campanello d’allarme ed essere unanimemente condannate, perché non esiste che l’esercizio della democrazia comporti il rischio della propria incolumità”.

Solidarietà anche da Alfredo Ricci, sindaco di Venafro e presidente della Provincia di Isernia e dal sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio con tutta l’amministrazione comunale; dal presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone; dal gruppo regionale del Movimento 5 Stelle, dalla consigliera regionale del Pd Micaela Fanelli.

 

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