HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Isernia, Azzolini: fatto scempio del Consiglio comunale, si diserta per non discutere

Isernia, Azzolini: fatto scempio del Consiglio comunale, si diserta per non discutere

L’esponente del Gruppo Misto bacchetta la maggioranza per l’atteggiamento tenuto nelle ultime due sedute dell’assise


ISERNIA. L’attuale amministrazione comunale di Isernia ha fatto scempio, negli anni, della figura del Consiglio comunale in quanto istituzione dalle amplissime competenze. Lo sostiene il consigliere del Gruppo Misto al Comune di Isernia, Salvatore Azzolini, che torna sulle vicende accadute nelle ultime due sedute dell’assise, il 28 aprile e il 17 maggio.

“Parecchi anni fa – scrive Azzolini in una nota – nel nostro Paese cercò di affermarsi un movimento che si chiamò ‘maggioranza silenziosa’. Gli esiti voluti o sperati non ci furono. Eppure l’idea che una maggioranza silenziosa è parte della vita ed è, per l’appunto, condivisa da tanti fuori da ogni ipocrisia, sembra una realtà. Ora, una maggioranza consiliare che è impegnata in politica, come quella che regge l’attuale amministrazione comunale di Isernia – improvvidamente a parer mio – sceglie la diserzione come una delle vie silenziose per non dire, nella sede a ciò deputata, il proprio pensiero ed esprimere la propria volontà, a tanto chiamata dalla pubblica funzione. Infastidisce vedere colleghi consiglieri abdicare alla propria funzione solamente perché un Consiglio comunale è chiamato a discutere e decidere su determinati argomenti. Senza alterigia, mi astengo dal dare una lezione su questo tema, che deve presupporre una visione e una maturazione complessiva delle istituzioni democratiche comunali, senza orientamenti politici di sorta. Tanto più perché le affermazioni dei colleghi consiglieri di maggioranza riecheggiano superficiali ed elementari prese di posizione già note e del tutto errate. Le motivazioni sono che nessuno degli argomenti portati all’attenzione del Consiglio comunale rientrano nelle competenze dello stesso. Per contro, il Consiglio comunale nell’ impianto dell’ordinamento comunale ha amplissime competenze, quale organo di indirizzo e controllo e a prescindere dall’esclusivismo dell’elencazione normativa degli atti cosiddetti fondamentali, seppur corposa”.

“Questa amministrazione- entra nel vivo Azzolini – ha fatto scempio della figura del Consiglio comunale, facendone suo segno distintivo. Numerosi sono i casi che si potrebbero citare ad esempio, ma quel che appare certo ad un’analisi anche sommaria è proprio l’impostazione generale di tutta l’attività sua, che inclina a minimizzare il Consiglio. Il suo cammino, anche per questo, è stato tortuoso e lascia ancora, su questioni serie, confusione e indeterminazione. I colleghi consiglieri di maggioranza non si sono mai accorti di questo sistema di prevaricazione? In questi anni il Consiglio comunale è stato chiamato solo per adempimenti rituali di contabilità o debiti fuori bilancio, per la massima parte. Altro che organo di indirizzo e controllo, altro che rispetto dell’elencazione degli atti fondamentali! Eppure il Consiglio comunale di Isernia poteva essere la base rocciosa di ogni azione dell’esecutivo, ma irrimediabilmente ha perso l’occasione perché oggi tutti i consiglieri di centrodestra ne possano essere soddisfatti.”

Per finire, secondo Azzolini il sindaco avrebbe dovuto evitare di posporre, il 28 aprile scorso, la mozione consiliare sui parcheggi a pagamento dal primo all’ultimo punto all’ordine del giorno, “rispettando la posizione di primazia dell’argomento e rispettando se stesso e ricevendone, così, apprezzamento. Da qui la vibrata protesta sfociata nell’ abbandono dell’aula, atto sempre compiuto nella storia democratica. E per finire, parrebbe utile rammentare chi è il presidente del Consiglio, cosa rappresenta e quali sono i suoi poteri e doveri. Ma forse non giova, anche perché, in questo caso il Consiglio comunale, superato il vaglio del presidente è stato legittimamente convocato. I consiglieri non hanno questo potere, se non quello di decidere in assise. Chi ha disertato si è posto contro automaticamente. E le poche e importanti questioni che si sarebbero dovute affrontare rimangono tali – conclude Azzolini – ‘mentre fuori vaga la debole notte’, citando Sartre ne La nausea”.

 

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