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Termoli, Asrem vietò a due consiglieri regionali di entrare in ospedale. Ma era un loro diritto

I fatti risalgono al 26 aprile scorso quando la Asrem vietò a Vittorino Facciolla e Valerio Fontana di visitare il San Timoteo. Ora l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale conferma che era un loro diritto accedere al nosocomio


CAMPOBASSO-TERMOLI. I Consiglieri regionali Vittorino Facciolla e Valerio Fontana potevano visitare l’ospedale ‘San Timoteo’ di Termoli per verificare l’organizzazione del presidio ospedaliero. Era nel loro diritto.

Possibilità questa che si sono visti negare dai vertici sanitari e, nello specifico dal direttore generale Oreste Florenzano al quale si uniformò la risposta del direttore sanitario di presidio, Giovanni Serafini, nonostante il loro ruolo di consiglieri regionali glielo consentisse.

Su quello che i consiglieri di Pd e 5Stelle definiscono “uno spiacevole accaduto” – è intervenuto oggi, 27 maggio, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale che ha accolto le osservazioni e l’istanza dei due consiglieri e ha riconosciuto il potere di acquisizione di informazioni per l’espletamento del ruolo pubblico di consiglieri regionali.

In particolare l’articolo 103 del regolamento interno spiega che ‘Il consigliere ha diritto di libero accesso agli uffici, può deliberatamente prendere visione degli atti a cui è interessato ed ottenerne copia’.

L’Ufficio di Presidenza, nella sua nota, ribadisce anche che ‘la disposizione statutaria riconosce ai consiglieri regionali un generale potere di acquisizione di notizie e informazioni presso gli uffici della Regione, degli enti, delle agenzie, della aziende istituite dalla Regione e presso le società partecipate, menzionando un ambito oggettivo molto ampio e comprensivo di tutte le soggettività attraverso le quali si da attuazione alla direzione politica e amministrativa regionale e quindi anche quella relativa all’erogazione di servizi che si inquadrano nella competenza in materia sanitaria’.

I fatti risalgono al 26 aprile 2021 quando i consiglieri Fontana e Facciolla comunicarono tramite pec al direttore generale, Oreste Florenzano e al direttore sanitario, la volontà di recarsi l’indomani presso l’Ospedale San Timoteo di Termoli per verificare personalmente l’organizzazione del presidio ospedaliero anche ed in virtù della possibilità offerta loro dall’art. 19 dello Statuto della Regione Molise ed in conformità alle funzioni attribuite ai medesimi dal ruolo di consiglieri regionali.

Dagli uffici della Asrem giunse risposta, solo al consigliere Fontana, che lo Statuto “non contempla alcun genere di sindacato ispettivo oltre a travalicare le funzioni

attribuite dalla norma allo status di consigliere regionale”.
I due consiglieri si recarono ugualmente il 27 aprile scorso presso l’ospedale San Timoteo chiedendo di poter parlare con il direttore sanitario che, secondo quanto riportato dal documento prodotto dai due consiglieri, non si rese disponibile all’incontro e impedì a medici e operatori sanitari di dare informazioni ai due rappresentanti del Consiglio regionale.

Facciolla e Fontana chiesero allora alla segreteria del San Timoteo di essere contattati appena possibile per potersi confrontare sull’organizzazione del presidio ospedaliero ma, ad oggi, non è giunta ancora nessuna risposta.

“Abbiamo chiesto all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale di fare chiarezza sul ruolo di noi consiglieri che ci consente, in virtù dell’interesse collettivo che rappresentiamo, di verificare quanto accade nell’ospedale di Termoli – commentano i consiglieri Facciolla e Fontana -. Purtroppo l’Azienda Sanitaria dimentica di essere emanazione diretta della Regione Molise e, rifiutando il confronto, si pone sulla stessa linea di chiusura e ostilità già abbondantemente seguita dal presidente Toma. Speriamo vivamente che si possa comprendere che il nostro ruolo è finalizzato al bene della comunità basso molisana, che molte delle proposte poi attuate in ambito sanitario durante l’emergenza Covid sono state ideate e suggerite proprio dalla minoranza in Consiglio regionale e che l’obiettivo finale è quello di fare squadra per migliorare le condizioni della nostra sanità e di tutti i cittadini”.

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