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Pesca in Adriatico, confronto con Patuanelli. Manzo: servono sostegni e contratti di filiera

Incontro col Ministro, per analizzare i problemi del comparto. Chieste soluzioni strutturali


CAMPOBASSO. Pesca in Adriatico, anche il Molise all’incontro in vidoconferenza con il ministro per le Politiche Agricole Stefano Patuanelli, l’ex sottosegretario al Mipaaf Giuseppe L’Abbate e la deputata Mirella Emiliozzi. All’incontro hanno partecipato anche le associazioni molisane dopo l’interessamento della portavoce regionale del M5s Patrizia Manzo.

“Il confronto tra istituzioni e associazioni ha rappresentato una tappa importante di un percorso non semplice, viste le difficoltà impreviste della pandemia, ma anche le ormai note complicazioni burocratiche dovute al disallineamento delle normative nei vari Paesi dell’Unione europea”, ha detto Patrizia Manzo.

“Davanti a problemi di tale portata – ha rimarcato – bisogna saper sfruttare la grande opportunità che viene dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Le istituzioni devono saper dare risposte strutturali. Penso alla riforma degli ammortizzatori sociali, alla quale sta già lavorando il ministro Patuanelli, e ai vari strumenti di sostegno al reddito, ‘attrezzi’ indispensabili per realizzare una rete di welfare che tuteli lavoratori e imprenditori. Ma anche le associazioni hanno una grande responsabilità. Ora serve coesione, collaborazione, per superare la fase della protesta e passare alla proposta. Il Pnrr, infatti, può favorire i contratti di filiera, favorendo l’aggregazione delle imprese che avrebbero maggiore facilità di posizionarsi sul mercato e riuscirebbero anche a portare una voce più forte ai Tavoli che contano”.

“Tuttavia – ha aggiunto Manzo – voglio soprattutto rilanciare l’allarme di Basso Cannarsa dell’Organizzazione Produttori ‘San Basso’ di Termoli. I pescatori sono disorientati e spaventati. Chiedono la chiusura delle zone invece del fermo delle attività, ma per sopperire alla mancanza di giornate di lavoro bisogna saper piazzare meglio il prodotto. Per questo chiedono che sia stabilito un plafond delle giornate di pesca in modo che le imprese sappiano quanti e quali giorni lavorare durante l’anno, restando libere di gestirsi acquisendo flessibilità e competitività sul mercato”.

“Il settore pesca – ha concluso la consigliera – deve essere un vanto per il Paese, in termini economici, ma anche storici e sociali. Le istituzioni devono saperlo tutelare in pieno accordo con le associazioni e la scienza. Ringrazio il ministro Stefano Patuanelli per l’attenzione concreta al tema, ringrazio l’ex sottosegretario L’Abbate e la deputata Emiliozzi per aver aperto un confronto costruttivo col mondo della pesca, per trovare convergenza sulle soluzioni a tanti problemi. Ritengo che la presenza del Molise a questo Tavolo sia stata fondamentale, quindi ringrazio quanti lo hanno organizzato e chi ha partecipato”.

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