HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Precari Molise Acque, presidio sotto la Giunta regionale

Precari Molise Acque, presidio sotto la Giunta regionale

Lunedì 7 giugno, organizzato dall’Unione sindacale di base a tutela dei part-time


CAMPOBASSO. Protesterà sotto la Giunta regionale lunedì 7 giugno una delegazione dell’Unione Sindacale di Base, per evitare le numerosissime vertenze legali dei lavoratori part time a seguito dell’accordo aziendale sottoscritto il 26 Giugno dell’anno scorso anche dal presidente del Consiglio di Amministrazione Giuseppe Santone.

Le scelte dell’Azienda Speciale Molise Acque “sono espressione degli organi politici aziendali e dei loro consulenti legali, piuttosto che di organi tecnici e qualificati – affermano dall’Usb – per questo lunedì, dalle 10 alle 13, è convocato un presidio sotto la sede della Giunta per tentare di essere ascoltati dal presidente Donato Toma sul futuro dei lavoratori precari part time a 18 ore, assunti a tempo determinato per tre anni”.

Lavoratori, continuano dall’Usb Sergio Calce e Rossella Griselli, “assunti dopo selezione e in base all’accordo aziendale del 26 giugno 2020, con un un gran numero di vertenze legali che pesano sui lavoratori e sulle loro famiglie, costretti a dover affrontare pesanti spese legali con uno stipendio misero appena superiore a 600 euro al mese. Dal canto suo, l’Azienda piuttosto che risolvere i suoi problemi occupazionali, vista la scarsa dotazione organica, ha aggiunto spese legali folli ai suoi bilanci. Si cita, a titolo di esempio, la stesura e il parere di fattibilità dell’accordo aziendale citato, costati alle casse dell’azienda più di 30mila euro, oltre a tutte le spese legali che seguiranno. Ogni settimana spuntano nuove vertenze e nuove controversie alle quali l’ente si oppone, senza che vengano chiesti pareri agli organi tecnici. Perché – si chiedono dall’Usb – si nominano direttori e dirigenti se poi non hanno voce nelle infinite vertenze con i lavoratori? Perché si chiudono le vertenze solo per i funzionari e mai per gli operai? Una situazione anomala alla quale chiede di dare spiegazioni urgenti”.

A tutto questo si aggiunge “che solo i lavoratori precari e qualche altro effettivo sono iscritti all’Inps nel fondo pensione dei lavoratori dipendenti privati, mentre tutti gli altri risultano iscritti in un fondo previdenziale di tipo pubblico. Ne discende che l’Azienda, adottando un sistema di relazioni sindacali che segue le regole di tipo pubblico, finisce, di fatto, per escludere i lavoratori interessati da ogni diritto e tutela sindacale. Contraddizioni evidenti che penalizzano gli operai e che nessuno vuole sanare. Sarà intenzione di questo sindacato – concludono dall’Usb – incontrare tutti gli organi addetti al controllo dell’azienda al fine di risolvere le innumerevoli problematiche riscontrate”.

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