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Anticorruzione: Nico Romagnuolo incompatibile. 5 Stelle: “Rischio danno erariale per la Regione”

L’Autorità nazionale ha dichiarato l’inconferibilità dell’incarico di Commissario straordinario del Consorzio Industriale Campobasso-Bojano: “Non sono trascorsi due anni dall’ultimo giorno di consiliatura”. Primo effetto della delibera è che la Regione non potrà procedere a nuove nomine per i prossimi tre mesi


CAMPOBASSO. L’assist per affondare i colpi di una pronta opposizione al governo regionale stavolta arriva dall’Autorità nazionale Anticorruzione che, con delibera del 19 maggio scorso, ha dichiarato inconferibile la nomina di Nico Romagnuolo a Commissario straordinario del Consorzio Industriale Bojano-Campobasso.

Una nuova nube si addensa sui cieli della giunta Toma. Per l’Anac Romagnuolo non poteva essere nominato commissario perché non era trascorso il tempo cosiddetto di ‘raffreddamento’ dall’ultimo giorno in cui l’amministratore originario di Casacalenda era seduto con pieni poteri in Consiglio regionale. Romagnuolo, infatti, aveva lasciato la carica poco più di un anno fa, quando il Consiglio aveva votato per l’abrogazione dell’art. 12, commi 1 e 2, della legge di stabilità 2020 che disciplina la materia relativa alla surroga dei consiglieri nominati assessori con i primi dei non eletti nelle rispettive liste. Legge di cui Romagnuolo aveva beneficiato, insieme ad altri tre consiglieri (Paola Matteo, Antonio Tedeschi e Massimiliano Scarabeo), tutti decaduti da quel momento.

Dei quattro  Romagnuolo era stato l’unico a non fare ricorso, dopo di che, senza attendere il decorso previsto di due anni, era stato nominato Commissario straordinario del Consorzio per lo Sviluppo Industriale Bojano-Campobasso.

Da qui arriva l’attacco de Movimento 5 Stelle alla Giunta Toma. In conferenza stampa il capogruppo Andrea Greco e i consiglieri Fabio De Chirico, Vittorio Nola e Angelo Primiani hanno evidenziato i contenuti della delibera dell’Associazione nazionale anticorruzione: “Romagnuolo non poteva essere nominato – spiegano – e il problema ora è che bisognerà verificare se gli atti compiuti in questo periodo (due nomine) sono validi o meno. Una questione seria, visto che sulla Regione arriveranno presto le sanzioni che dovranno essere adottate dal Responsabile della prevenzione, della corruzione e della trasparenza per la Regione Molise, Claudio Iocca”. Primo effetto della delibera è che la Regione non potrà procedere a nuove nomine per i prossimi tre mesi.

Su segnalazione dei 5 Stelle, l’Autorità ha insomma vigilato sulla questione ed evidenziato l’incompatibilità di Romagnuolo a svolgere l’incarico per un ente pubblico della Regione Molise. Il Presidente Toma aveva presentato le sue controdeduzioni, rilevando l’insussistenza delle ipotesi di inconferibilità e incompatibilità, e così aveva fatto anche il Consorzio Industriale. L’incarico era stato così prorogato per ultriori sei mesi. Tra le varie argomentazioni addotte a sostegno della nomina di Romagnuolo anche quella secondo cui il Consorzio per lo Sviluppo Industriale rientrerebbe nella categoria degli enti pubblici di livello provinciale e non regionale, ma l’Anac ha smontato punto per punto le tesi difensive, sgombrando il campo dai dubbi e collocando il Consorzio nell’alveo degli enti  su cui si esercitano i poteri della Regione.

In base alla deliberazione dell’Autorità nazionale spetterà ora a Iocca – pure lui nominato dalla Regione – comunicare a Romagnuolo la nullità di entrambi gli incarichi di conferimento della nomina e contestare a lui e a tutti gli altri soggetti la causa di inconferibilità, soggetti che sono astrattamente possibili destinatari della sanzione inibitoria. E avviare il procedimento nei confronti di tutti coloro che, alla data del conferimento dell’incarico, erano componenti dell’organo conferente, nel caso di specie la Giunta. I componenti di detto organo non potranno per tre mesi conferire tutti gli incarichi di natura amministrativa di loro competenza ricadenti nell’ambito del decreto 39/2013, definiti dall’articolo 1, comma 2.

Iocca dovrà inoltre comunicare all’Autorità Nazionale i provvedimenti adottati in esecuzione della delibera.

mc

 

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Maurizio

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