Il deputato del M5s ha relazionato in Commissione Questioni regionali sul decreto per la governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza
CAMPOBASSO. “Il Governo non dimentichi le aree interne e le zone montane, tra i territori che dovranno godere degli interventi per recuperare il divario infrastrutturale su opere come ospedali, scuole, strade, ferrovie, porti e aeroporti”.
Questa la richiesta avanzata oggi, in commissione Questioni regionali, dal capogruppo M5S Antonio Federico che ha esposto la relazione sul Decreto per la Governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nonché sulle altre misure intraprese per il rilancio del Paese.
“L’articolo 59 del Decreto – ha spiegato Federico – interviene in materia di perequazione infrastruttural, stanziando 4,6 miliardi di euro in 12 anni. Governo e Regioni, quindi, dovranno fare una ricognizione degli effettivi bisogni dei territori e poi definire i criteri per finanziare gli interventi”.
“Ma oltre alle carenze esistenti in tema infrastrutturale – ha aggiunto il parlamentare M5S – ho rilevato che tra i parametri con cui individuare le opere da realizzare, manca l’appartenenza ad aree interne e zone montane, che necessitano di interventi come e più delle altre. Se infatti ci si limitasse a definire il fabbisogno di un territorio solo in base alla popolazione o alla densità di insediamenti produttivi, le aree periferiche rischierebbero di rimanere ancora una volta escluse dallo sviluppo al quale tutti stiamo lavorando. Non possiamo permetterlo – ha concluso – per questo inserirò questa specifica richiesta nel parere che la commissione Questioni regionali dovrà dare al Parlamento”.
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