Per garantire una maggiore regolarità del servizio da parte dei 4 medici rimasti. Manca anche il piano ferie e c’è chi lavora 24 ore di fila tra Isernia e Agnone, mettendo a rischio se stesso e soprattutto i pazienti
ISERNIA. Allarme rosso al Pronto Soccorso di Isernia, dove la persistente difficoltà di assicurare una corretta turnazione tra il (poco) personale in servizio ha spinto alcuni medici a scrivere una diffida ai vertici Asrem.
Nel documento si chiede di provvedere a fornire risposte – finora mancate – sulla regolare turnazione del reparto e sulla predisposizione del piano ferie, che andava messo nero su bianco entro il 31 maggio. Peccato che con 4 medici su 11 previsti dalla pianta organica sia stato praticamente impossibile. Impossibile continuare a fare prestazioni aggiuntive in condizioni di pericolosità – questo il messaggio inviato alla Direzione Asrem, alla Direzione sanitaria e al primario – perché si mette a rischio la salute dei pazienti soprattutto nella probabile situazione di sovraffollamento tipica della stagione estiva.
E così, nelle ultime 48 ore, è accaduto che a prestare il turno di notte sia stato un solo professionista (rispetto ai due medici previsti) con 17 pazienti in Pronto Soccorso.
Alcuni dei camici bianchi al lavoro a Isernia, inoltre, stanno per completare il monte ore mensile con quasi una settimana di anticipo. E la copertura del turno di notte di oggi, lunedì 21 giugno, sarà garantita da un medico che, dopo aver fatto 12 ore ad Agnone, sarà costretto a sobbarcarsi il medesimo turno su Isernia: 24 ore consecutive, senza riposo.
Il supporto da parte del 118 non è più possibile: solo due, infatti, i camici bianchi garantiti per postazione, con alcune di esse che rischiano di restare addirittura sguarnite da medici.
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