HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Invasioni di cinghiali: flash mob di protesta degli agricoltori e allevatori molisani

Invasioni di cinghiali: flash mob di protesta degli agricoltori e allevatori molisani

L’iniziativa degli aderenti alla Coldiretti si terrà contemporaneamente in tutta Italia. Nell’occasione verrà lanciata una proposta di legge per il contenimento della specie e per l’attuazione di un Piano di controllo


CAMPOBASSO. Flash mob degli agricoltori e allevatori molisani aderenti a Coldiretti contro l’invasione dei cinghiali sull’intero territorio regionale.
L’iniziativa, in contemporanea in tutta Italia, si terrà giovedì 8 luglio, a partire dalle ore 9:00, davanti alla sede della Giunta regionale del Molise in via Genova a Campobasso con l’obiettivo di ottenere misure di prevenzione e contrasto al fenomeno.

“Non è mai stato così alto l’allarme per l’invasione di cinghiali in Italia – afferma Coldiretti in una nota stampa – che, con l’emergenza Covid, hanno trovato campo libero in spazi rurali e urbani, spingendosi sempre più vicini ad abitazioni e scuole fino ai parchi dove giocano i bambini. Gli animali selvatici distruggono produzioni alimentari, sterminano raccolti, assediano campi, causano incidenti stradali con morti e feriti e si spingono fino all’interno dei centri urbani dove razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone.
Una situazione che ha ormai oltrepassato il limite di guardia con gli agricoltori esasperati che chiedono interventi urgenti e risolutivi a tutela non solo delle proprie attività, che stanno lentamente soccombendo sotto il peso di enormi danni economici, ma anche della pubblica incolumità di cittadini e automobilisti, sempre più spesso coinvolti in incidenti anche mortali.
Insieme ai manifestanti saranno presenti il Delegato Confederale e il Direttore regionale di Coldiretti Molise, Giuseppe Spinelli e Aniello Ascolese, che, al termine della manifestazione, – conclude la nota – presenteranno al Presidente della Regione, Donato Toma, una proposta di legge regionale, per il contenimento della specie unitamente ad ulteriori misure che consentano di rafforzare gli interventi, dando piena attuazione la Piano di controllo”.

 

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