Venafro verso l’intitolazione di una piazza a Francesco Giampietri, il ‘grazie’ di Venus Virticordia

Ringraziamenti alle associazioni che hanno promosso la raccolta firme, ai cittadini e alle istituzioni, affinché il ricordo del giovane filosofo resti d’ispirazione per l’intera città

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VENAFRO. “Venafro brulica di vita e sa alimentare una straordinaria effervescenza culturale che viene assecondata, variamente, dalle associazioni in un benefico movimento dal basso. La varietà delle proposte culturali è certamente positiva oltre che necessaria dato che risponde ad esigenze e prospettive diverse e si rivolge a sensibilità non sempre convergenti. Quel che manca è la condivisione di spazi pubblici, e questa mancanza è una voragine. E se gli spazi mancano, bisogna crearli”: queste le parole con cui il docente universitario e giovane filosofo Francesco Giampietri, prematuramente scomparso, descriveva la sua città. Le pronunciò in occasione dell’uscita di ‘Lettere e Disarmonia’, rispondendo ad una domanda giornalistica.

Sulla scorta di tali idee e forte di uno spiccato spirito associativo, aperto alle differenze, diede vita al progetto legato a Venus Virticordia, associazione di promozione culturale.

Il suo contributo alla comunità venafrana non è, dunque, passato inosservato. Ed ecco che la piccola città non ha potuto fare a meno di offrirgli – dopo una partecipata raccolta firme – un luogo pubblico in cui onorare il suo ricordo: sabato 17 luglio, alle ore 10, lo spazio antistante alla Palazzina Liberty di Venafro prenderà ufficialmente il nome di Largo Francesco Giampietri. La città potrà così ricambiare “quell’amore spasmodico che il suo giovane filosofo provava sin nelle viscere, tanto da decidere di non abbandonarla mai, di non fuggire altrove ma anzi di accompagnarla col suo sapere, le sue passioni, aiutandola a crescere, stimolandone tutte le idee e le volontà culturali che l’avrebbero resa ancor più bella, ancor più speciale”.

Un risultato apprezzato dai soci di Venus-Verticordia che, con una nota, hanno inteso ringraziare “anzitutto l’associazione Collettivo Divergente e la Cooperativa Sociale Il Geco, che al nostro fianco si sono fatte promotrici della proposta di intitolazione. Con loro, in poco più di un mese, sono state raccolte quasi 4 mila firme, il che è incredibile se si pensa che eravamo nel pieno del secondo confinamento dovuto alla pandemia. Le tremilanovecentotre firme raccolte altro non sono state che manifestazioni di bene per Francesco. Ogni singola firma è stata un voler esprimere, ricambiandolo, il sentimento d’amore che la sua persona ha saputo effondere d’intorno. Di tanto affetto, non possiamo che essere gratissimi”.

Non resta che attendere il fatidico giorno.

 

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