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Inferno di fuoco a due passi dalle case, boschi distrutti e animali morti: pesante la stima dei danni

L’incendio nel corso della giornata di ieri ha interessato una vasta zona fra i comuni di Macchiagodena, Sant’Elena Sannita e Frosolone. Il grazie del sindaco Ciccone a quanti hanno lavorato senza sosta per domare il rogo


MACCHIAGODENA. Giornata drammatica, quella di ieri, sul fronte incendi in provincia di Isernia. Pesante, soprattutto, il bilancio dei danni provocati dal rogo che ha devastato una vasta zona del territorio a confine fra i comuni di Macchiagodena, Sant’Elena Sannita e Frosolone. A titare le somme è il sindaco di Macchiagodena Felice Ciccone, che ha voluto ringraziare pubblicamente quanti hanno lavorato senza sosta per domare il rogo.

“Centinaia di ettari di terreno andati in fumo, flora completamente compromessa, qualche masseria e tante balle di fieno e foraggio distrutte – scrive il primo cittadino sulla sua pagina Facebook – Migliaia di alberi avvolti dalle fiamme, soprattutto mandorli e ulivi. Tanti animali morti. Strazianti i lamenti di quelli rimasti feriti. In qualche momento della giornata, con le fiamme a ridosso delle abitazioni, abbiamo temuto il peggio. Ringraziamo in maniera sentita quanti hanno lavorato incessantemente per evitare che le fiamme potessero raggiungere le vicine abitazioni e provocare danni maggiori.

Grazie ai Vigili del Fuoco che hanno dimostrato, anche in questa occasione, tutta la loro competenza e la loro professionalità. Grazie alla Protezione Civile Regionale presente sul posto con mezzi e uomini, ai Carabinieri forestali di Frosolone e al Comando Carabinieri di Macchiagodena. Grazie a quanti con trattori agricoli, con ogni attrezzo e strumento, hanno collaborato e contribuito. Un grazie particolarmente sentito a tutte le ragazze ed i ragazzi dell’Associazione di Protezione Civile Pietro Lalli che, con forte senso di responsabilità ed appartenenza, e senza percepire alcun compenso, oltre a partecipare in maniera attiva e proficua a tutte le operazioni di spegnimento, hanno garantito ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile Regionale indispensabili informazioni per il raggiungimento dei siti più impervi e sulla ottimale dislocazione dei mezzi.

Speriamo che l’incendio sia stato causato da situazioni naturali o, quanto meno dalla, comunque ingiustificata, leggerezza di qualcuno. Scoprire, invece, che la causa possa essere la volontà di qualche concittadino di distruggere un così importante pezzo del nostro paesaggio, del nostro territorio ed anche della nostra storia, sarebbe motivo di sconforto e di tristezza”.

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