Licenziati in tronco: le guardie di vigilanza armata indicono uno sciopero

“Vittime di un’ingiustizia”, si legge nel comunicato Cobas: braccia incrociate per 24 ore dalle 6 del 2 agosto

CAMPOBASSO. “Il 2 agosto dalle ore 6 e fino alle 06 del 3 agosto, abbiamo dichiarato un giorno di sciopero della categoria e organizzato una manifestazione che si terrà nella zona antistante in consiglio regionale di via IV Novembre. Alle 9:30 del 2 agosto vi aspettiamo, per chiedere il rispetto della legalità, il rispetto della nostra professione e la tutela dei diritti sindacali troppo spesso calpestati per interessi economici”. Così l’organizzazione sindacale Cobas per il coordinamento della guardie vigilanza armata in una nota inviata alla stampa.

“Il contratto e il capitolato di gara prevedevano il riassorbimento del personale da parte della società vincitrice dell’appalto ‘Poliziotto notturno’ che non ha assorbito il personale già operante nella sede del consiglio regionale del Molise e la ditta uscente “L’Aquila s.r.l.”, ha proceduto con i licenziamenti illegittimi. Trattati come chi commette gravi inadempienze nei confronti della propria azienda”, spiegano dal coordinamento.

“Nel 2021 con una pandemia in corso aggressiva, mortale, destabilizzante che mette in discussione ogni diritto, con il blocco dei licenziamenti, in barba a leggi regolamenti capitolati di appalto, contratti nazionali, contratti integrativi e in barba alle indicazioni dell’autorità nazionale anticorruzione, 4 lavoratori sono stati licenziati dall’oggi al domani. Licenziati in tronco! Dopo anni passati a tutelare il patrimonio del consiglio regionale e la sicurezza dei dipendenti e dei consiglieri regionali. Licenziati in tronco! Nella totale indifferenza di tutti, da chi per statuto dovrebbe difendere i diritti dei lavoratori, dall’ente appaltante che ha dimenticato di aver inserito nel capitolato d’appalto una clausola contrattuale vincolante per chi partecipa alla gara, pena risoluzione del contratto”, denunciano.

“La garanzia occupazionale è diventata una prerogativa delle aziende, un beneficio che le aziende subentranti in un appalto concedono a loro esclusivo beneficio aziendale, legato al profitto. Il cambio di appalto si sta rivelando da qualche anno un diritto svenduto e perduto perché non si rispettano più le leggi e le regole, nell’indifferenza più totale. Il licenziamento delle quattro guardie del consiglio regionale è solo l’inizio di quello che accadrà nei prossimi mesi per gli imminenti cambi di appalto previsti”, spiegano le guardie di vigilanza.

“Il concetto del massimo ribasso che significa scarsa qualità dei servizi e espulsione dal mondo del lavoro dei più anziani, significa assoggettarsi al datore di lavoro di turno con relativa perdita economica e della dignità professionale”. E dal coordinamento chiudono invitando tutti gli interessati a sostenere la loro causa.

Iscriviti al nostro gruppo Facebook ufficiale

isNews è anche su Telegram: clicca qui per iscriverti

Per ricevere le nostre notizie su Whatsapp, clicca qui e salva il contatto!