I Popolari guardano in casa e calano l’asso: l’imprenditore, campione di preferenze, è nella rosa dei papabili. Melchiorre (Nexus): perimetro di coalizione ampio, ma no agli estremismi
ISERNIA. C’è anche Enzo Di Luozzo tra i nomi proposti ieri sera dal Grande Centro come sindaco di Isernia. L’imprenditore, uomo forte dei Popolari per l’Italia, sarebbe infatti la soluzione interna proposta dal gruppo facente capo all’assessore Vincenzo Niro per cercare di ampliare il perimetro della coalizione in direzione centrista e moderata.
Perderebbe quota, invece, l’idea di allargare a destra, virando sul nome dell’ex presidente della Provincia Raffaele Mauro. isNews ha contattato in proposito il dottor Paolo Melchiorre, manager assicurativo e coordinatore regionale di Nexus, una delle tre gambe del Grande Centro insieme ad Azione e Italia Viva.
Anche lo stesso Melchiorre, del resto, è uno dei nomi che circolano come possibili candidati sindaci. Ma la sua, come spiegato dal diretto interessato, è più che altro una candidatura di bandiera, indicata da Nexus prima delle trattative con altri partiti e movimenti in chiave alleanze. E il nome di Di Luozzo – che di Melchiorre è cugino in primo grado – sarebbe un profilo sicuramente più corrispondente ai requisiti riformisti e moderati richiesti da Nexus e dagli altri alleati centristi per il primo cittadino.
“Faccio volentieri un passo indietro laddove si raggiungano accordi con altre coalizioni – ha dichiarato Melchiorre con grande cortesia al telefono – Sono ben felice per Enzo, ma in questo caso parlo a titolo personale per motivi di parentela. A livello di coalizione invece, discuteremo in giornata di quanto emerso nelle ultime ore in seno al direttivo Nexus, insieme agli amici di Italia Viva e Azione. Il nostro perimetro di operatività è ampio, ma oltre certi limiti non possiamo andare. Diciamo no a Fratelli d’Italia, alla Lega e al Movimento 5 Stelle: non certo sulle singole persone, ma per quanto rappresentano i loro simboli sul piano nazionale. Ricordo – ha aggiunto – che per Italia Viva e Azione ci sono anche direttive nazionali da rispettare”.
No agli estremismi da ambo i lati e discontinuità rispetto a gran parte della politica nazionale, in sostanza. Ma allora il nome di Raffaele Mauro, che è espressione di una destra forte e sicuramente poco incline ad ammiccamenti di troppo verso il centro? “Penso che per le ragioni che le ho esposto la nostra coalizione non potrà sentirsi rappresentata dall’amico Raffaele – ha commentato Melchiorre – Nulla da dire sulle qualità della persona, ma noi aspiriamo a essere moderati, di centro, riformisti, senza sbilanciarci troppo a destra o sinistra. Unire tante anime, al contrario, diventerebbe troppo difficile. Il nostro è comunque un bacino ampio, nel quale auspichiamo rientri anche l’Udc e gli amici di altri gruppi civici che in precedenza si erano avvicinati a noi. Se ci fosse un candidato alla Mauro avremmo a mio avviso problemi strutturali per portare avanti il programma e per proporre una giunta. Al contrario, ben venga un nome nuovo che possa essere garante delle nostre idee”.
E il nome di Di Luozzo, appare evidente, è senz’altro più corrispondente al progetto. Consigliere comunale uscente, campione di preferenze con 313 voti nel 2016 nelle file della lista civica ‘La Città Nuova’, storicamente impegnato sul tema della valorizzazione della cultura a Isernia e, in particolare, del ruolo del Museo del Paleolitico, promotore di un progetto sulle scuole sicure che, come egli stesso non manca di ricordare, è stato respinto senza motivo dall’amministrazione in carica, Di Luozzo è imprenditore di lungo corso che non ha mai nascosto il suo amore viscerale per la città. Un identikit condito da anni di militanza politica al centro, culminata nel 2012 con una candidatura alle Regionali nelle file dell’Udeur di Niro, dove ebbe un risultato di tutto rispetto.
L’esperienza insomma non gli manca, anche se non ha mai amministrato direttamente: forte del gioco di squadra con Nexus e gli altri, la sua eventuale investitura potrebbe essere il coronamento di un percorso di tutto rispetto. Con ‘pezzi’ di Forza Italia o, perché no, del Pd, che potrebbero avvicinarsi per un ragionamento locale diverso dai soliti schemi.
Pba
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