Isernia: polizia municipale, tutte le magagne

Il sindacato Csa scrive alla procura: mancano il comandante e gli ufficiali di categoria D, il Corpo è ampiamente sottoforze e il Comune ne ha affidato la gestione a chi è privo di qualifica


ISERNIA. Gravissime carenze nel Corpo di polizia municipale di Isernia. A denunciarle il sindacato Csa con il segretario generale regionale Ettore Cibelli, che scrive al sindaco e ai consiglieri comunali, alla prefettura e alla questura di Isernia, ai carabinieri del Nucleo ispettorato del Lavoro, alla procura della Corte dei conti e a quella della Repubblica.

“Criticità, lacune e disagi – evidenzia Cibelli – ormai presenti in forma atavica a Isernia, senza che neanche l’ultima amministrazione vi abbia dedicato la dovuta e giusta attenzione per porvi rimedio. È giunto il momento di denunciare siffatte criticità ed il Csa Molise intende far venire fuori eventuali responsabilità a carico di chi avrebbe dovuto garantire organizzazione, efficienza ed efficacia”.

Cibelli auspica un incontro con le parti sociali e le associazioni di categoria. Ed elenca dettagliatamente tutto ciò che non può più andare. Vediamo.

CARENZA DI PERSONALE. “L’attuale organico – scrive Cibelli alle autorità – non consente di avere un numero minimo sufficiente per formare almeno due pattuglie per due turni; i servizi interni sono ridotti a 1 operatore nell’ufficio verbali e 1 alla segreteria, mentre restano scoperti il posto di piantone all’ingresso, la sala operativa e gli uffici di polizia giudiziaria, infortunistica stradale, ambiente, edilizia, commercio, tributaria locale, ecc. La polizia stradale è ridotta a mere attività da ‘ausiliari della sosta’. Infatti è noto che tutti possono constatare la totale mancanza del poliziotto locale sul territorio isernino, con conseguente mancata vigilanza al corretto svolgersi delle attività cittadine. Cosa dire poi di un Comando che ha chiuso le sue porte discostandosi sempre più dalla collettività, facendo venir meno la natura del vigile urbano quale primo operatore di polizia che il cittadino incontra e al quale si affida per i vari problemi della vita quotidiana.

La dotazione di personale attuale è la seguente: 7 agenti cat. C di cui 2 negli uffici interni; 1 agente cat. C distaccato all’Ufficio Tecnico.

Dotazione minima immediata auspicabile: 1 Dirigente Comandante; 4 Ufficiali cat. D, 2 per i turni di polizia stradale e 2 per le attività nelle altre materie; 24 Agenti cat. C. da ripartire nei due turni di polizia stradale e negli altri reparti”.

UN CORPO SENZA TESTA. “Sono ormai molti anni – ricorda Cibelli -che il Corpo è privo della figura di comandante, ma l’amministrazione si è inventata quella del ‘dirigente amministrativo’, ricoperto ora da un dirigente dell’Area tecnica, prima da un amministrativo-contabile o dal segretario comunale. In palese violazione dei principi costituzionali, delle leggi dello Stato, della giurisprudenza prodotta fino al terzo grado di giudizio nelle sedi penali, civili e amministrative.

Il Corpo della Polizia Municipale deve essere struttura autonoma e non può essere inserita in altra area tecnica, amministrativa o altro che sia. Il comandante deve avere lo status di polizia locale ed è l’unica figura che può gestire il personale del Corpo che, non dimentichiamolo, svolge funzioni esclusive di polizia giudiziaria, polizia stradale, polizia amministrativa, pubblica sicurezza e polizia tributaria locale”.

ASSENZA DI UFFICIALI CAT. D. “Gli ufficiali di polizia locale sono inquadrati nella categoria D della declaratoria del Ccnl Funzioni Locali, sono ufficiali di polizia giudiziaria e svolgono il ruolo di “addetti al coordinamento e controllo”. Gli agenti di polizia locale sono inquadrati nella categoria C e sono agenti di polizia giudiziaria che non possono e non devono svolgere funzioni e ruoli della categoria D”.

CORPO E PERSONALE GESTITO DA UN DIRIGENTE TECNICO NON COMANDANTE. “Attualmente – dichiara sempre il Csa – il Corpo è comandato dal dirigente dell’area tecnica del Comune di Isernia che è privo delle qualifiche di polizia giudiziaria, polizia stradale e pubblica sicurezza. E sembrerebbe (noi speriamo che non corrisponda al vero altrimenti saremmo nella piena assurdità) che alla guida del Corpo sia stato messo un agente di categoria C che dovrebbe “comandare”, sovrintendere, coordinare, raccordarsi con l’amministrazione e con la dirigenza tecnica, anche attraverso atti di evidenza esterna. Non è dato conoscere se ciò sia frutto di un provvedimento dello stesso dirigente (che a sua volta non ha i poteri di comandante) o di un conferimento di incarico da parte del sindaco”.

SALA OPERATIVA VIDEOSORVEGLIANZA ALLOCATA FUOTI DAL COMANDO. La sala, secondo Cibelli, “è gestita da personale comunale tecnico-amministrativo privo di status di polizia locale e quindi delle qualità e funzioni di polizia stradale, giudiziaria, pubblica sicurezza, amministrativa e tributaria locale, necessarie per poter svolgere l’attività di controllo del territorio e ravvisare ipotesi di reato dai punti di osservazione della rete di videosorveglianza. Chi è il responsabile del trattamento dei dati?”.

POSIZIONAMENTO GPS SUI VEICOLI DI SERVIZIO. “Risultano essere stati installati – sottolinea il sindacalista – sui veicoli di servizio della polizia municipale apparati di localizzazione Gps. Ebbene, da chi vengono monitorati i veicoli di servizio visto che presso il Comando non è stata installata una sala operativa e che non risultano disposizioni specifiche al personale di polizia? Sarebbe grave se personale privo di status di polizia locale fosse stato messo nella possibilità di poter conoscere tutti i movimenti delle pattuglie. E poi, non da ultimo, è stato informato l’Ispettorato del Lavoro? Sono stati seguiti i dovuti adempimenti anche di informazione? È stato siglato un accordo sindacale? Anche qui, chi è il responsabile del trattamento dei dati?”.

SERVIZI OPERATIVI (ORDINARI E STRAORDINARI) ESTERNI, SERALI/ NOTTURNI SVOLTI SENZA DOTAZIONE DELL’ARMA E TALVOLTA IN FORMA ISOLATA, SENZA POTER FORMARE LA PATTUGLIA DI ALMENO DUE UNITÀ. “Non vi è rispetto delle norme e del Contratto nazionale ma – tuona il Csa- ancora peggio, il personale non viene messo in condizione di operare in sicurezza”.

VESTIARIO E STRUMENTI NON ADEGUATI AI SERVIZI. In mancanza di una organizzazione adeguata del Corpo e di personale appositamente dedicato, non vi è cura sulla dotazione delle uniformi e delle dotazioni tecniche. E quelle esistenti non vengono utilizzate, almeno da tutti, per carenza di formazione.

REGOLAMENTO DEL CORPO OBSOLETO E INADATTO AD UNA MODERNA VISIONE DI UNA STRUTTURA DI POLIZIA LOCALE. L’attuale regolamento (datato 1990) ha necessità di aggiornamento e adeguamento alle moderne normative e competenze della polizia locale.

Il sindacato, alla luce di quanto esposto, chiede agli organi competenti di intervenire con la massima urgenza affinché ne siano tenute in considerazione le istanze e siano adottate le iniziative opportune per giungere in breve tempo a ristabilire diritti e dignità del personale, oltre che legittimità e organizzazione al Corpo di Polizia Municipale, per il bene di Isernia e degli isernini.

 

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