HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Isernia: Comunali, Fabrizio ago della bilancia

Isernia: Comunali, Fabrizio ago della bilancia

L’avvocato, capogruppo forzista a Palazzo San Francesco, potrebbe non appoggiare Melogli ma cercare la convergenza del Grande Centro sul suo nome o, addirittura, stringere una clamorosa alleanza a supporto di Tedeschi sindaco. Al suo destino elettorale legato anche quello dell’assessora regionale Mena Calenda: insieme, nel 2016, raccolsero quasi 800 voti in due


ISERNIA. Meglio solo o accompagnato? E da chi, nel caso? Sono ore febbrili nel centrodestra isernino per le sorti delle candidature a sindaco di uno o più tronconi della coalizione, apparsa ormai lacerata dalle divisioni. E sempre più decisivo appare il ruolo dell’avvocato Raimondo Fabrizio, capogruppo di Forza Italia al Comune di Isernia.

Se ai nastri di partenza il suo nome era dato per favorito – primo eletto nella città di Isernia nel 2016 con 513 preferenze, tre consiliature alle spalle, da lunghi anni dirigente di partito – tanto da ricevere l’investitura della deputata azzurra Annaelsa Tartaglione, coordinatrice regionale forzista, in sede di tavolo di coalizione, nel tempo Fabrizio ha visto raffreddarsi intorno a sé gli animi degli alleati.

Le indiscrezioni riferivano di una certa ritrosia del sottosegretario alla Regione Molise, Roberto Di Baggio, altro pezzo da novanta del partito di Berlusconi a Isernia. Ma il diretto interessato, nel corso della trasmissione di isNews ‘Cose in Comune’, ha smentito qualsiasi veto su Fabrizio. Eppure, senza una motivazione valida resa pubblica, Forza Italia (e la Lega al seguito) sembrano maggiormente orientate a convergere sull’usato sicuro rappresentato dall’ex sindaco Gabriele Melogli, invitato a più riprese a tornare in campo.

DESTINI INCROCIATI. Egli, dopo aver detto che senza l’unità della coalizione non avrebbe ritentato la strada per Palazzo San Francesco – reduce dalla sconfitta al ballottaggio cinque anni fa contro Giacomo d’Apollonio, candidato sostenuto da Michele Iorio – col passare dei giorni ha iniziato a ripensarci. Non più unità come condicio sine qua non, ma compattezza. E intorno all’avvocato, sindaco dal 2002 al 2012, Forza Italia (con in testa Di Baggio), Lega e Alleanza per il Futuro di Giovancarmine Mancini farebbero squadra senza batter ciglio. E neppure è da escludere che qualche scontento di Fratelli d’Italia, dove si è preferito puntare su un esterno, l’imprenditore Cosmo Tedeschi, non decida di passare con lo storico ex sindaco.

Melogli, secondo i rumors, scioglierà definitivamente le riserve subito dopo il Ferragosto, anche perché il tempo stringe: le liste vanno presentate il 4 settembre. Ma in caso di accettazione – data per probabilissima – resterebbe da capire appunto il ruolo di Fabrizio e, con lui, dell’assessora nonché consigliera comunale a Isernia Mena Calenda. I due furono protagonisti di un ticket elettorale risultato vincente, alle scorse Comunali: quasi 800 voti in due, sfruttando la doppia preferenza di genere, che oggi come oggi, vista la frammentazione del quadro politico, sono un patrimonio elettorale inestimabile. Vicesindaco in caso di vittoria? E se non si accontentasse?

TRE SCENARI. Contattato da isNews, Fabrizio non è stato raggiungibile telefonicamente per tutto il giorno. Probabile anche lui che stia meditando sul da farsi, lontano dai riflettori. Varie le ipotesi ancora possibili sul suo futuro politico: una, la più improbabile, una corsa in solitaria con alcune liste civiche sua diretta emanazione; la seconda, quella di una possibile convergenza del Grande Centro sul suo nome, in ballottaggio con l’imprenditore dei Popolari Enzo Di Luozzo; la terza, la più clamorosa, vedrebbe il noto legale isernino dare sostegno a Tedeschi, supportato da Fratelli d’Italia e da Michele Iorio.

Se con Di Luozzo – indicato dai Popolari, ma gradito anche a Nexus, Azione e Italia Viva – si trovasse un accordo, Fabrizio potrebbe essere il candidato di un terzo polo in contrapposizione a Tedeschi e Melogli (che ebbe in Fabrizio il principale sostenitore, nel 2016, elettoralmente parlando). Nei prossimi giorni è previsto un colloquio con l’assessore e leader dei Popolari, Vincenzo Niro, dal quale potrebbe dipendere la scelta definitiva.

Se invece Fabrizio (e con lui Calenda e altri pezzi di Forza Italia considerati a lui vicinissimi) sposasse il progetto Tedeschi, saltando dalla parte della barricata schierata apertamente contro Toma, l’imprenditore e consigliere comunale uscente diventerebbe probabilmente il favorito. Centrosinistra (con Piero Castrataro sindaco) permettendo.

L’incognita vera e propria sarebbe se Melogli rifiutasse. In tal caso, a Forza Italia resterebbe giocoforza Fabrizio. Ma è davvero così?

Intanto, alle decisioni di Melogli e Fabrizio sono appese, con ogni probabilità, anche le future sorti del centrodestra in prospettiva Regionali 2023.

 

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