La denuncia dalla Flc Cgil: “Servono misure urgenti per garantire la ripresa in sicurezza di studenti e lavoratori”
CAMPOBASSO. Poche immissioni in ruolo in Molise per il personale Ata. Ad accendere i riflettori sulla questione è la Flc Cgil che evidenzia la necessità di adottare “misure urgenti per garantire la ripresa in sicurezza di studenti e lavoratori Mentre l’opinione pubblica è distratta dalle stucchevoli polemiche su green pass e tamponi per i docenti e operatori scolastici (che, lo ricordiamo, in Molise sono vaccinati per il 97%), rischia di passare in secondo piano l’insufficienza degli interventi per risolvere le vere criticità della scuola”.
Per quanto riguarda il personale Ata, il sindacato ricorda che “abbiamo chiesto in più occasioni di garantire un incremento che potesse consentire di affrontare meglio la pandemia. Invece, le immissioni in ruolo che si svolgeranno nei prossimi giorni sono nettamente inferiori alle disponibilità, mentre ancora ci sono grossi dubbi sul finanziamento degli organici aggiuntivi (Organico Covid), fondamentale per affrontare l’emergenza”.
Ma ecco le immissioni in ruolo per la province di Campobasso e Isernia, che verranno attributi tramite procedura telematica su Polis a partire da oggi. Si tratta in totale, di 75 immissioni in ruolo su 169 posti disponibili, dunque meno della metà:
“Se vogliamo difendere la scuola in presenza – evidenzia ancora la Cgil – bisogna approntare tutti gli interventi necessari, ad iniziare dall’incremento e dalla stabilizzazione dell’organico. Alla scuola non servono misure sanzionatorie, ma un potenziamento delle scarse risorse messe in campo dal governo per affrontare la riapertura di settembre. Invece, al di là delle roboanti affermazioni sulla sua importanza e sul fatto che si debba tornare alla didattica in presenza, si continua a tagliare la spesa corrente, anche in tempi di pandemia. Non è così che si risolvono i problemi. Un segnale poteva venire anche dalle immissioni in ruolo del personale Ata, la cruda realtà dei numeri ci consegna una realtà diversa. Chiediamo un’inversione di rotta significativa, a partire dall’applicazione del Protocollo di sicurezza siglato dalle organizzazioni sindacali e dal Ministero lo scorso 14 agosto. Servono risorse, spazi, interventi sull’organico e misure straordinarie per garantire il distanziamento e la sicurezza di studenti e personale . Ricordiamo che al momento in Molise su circa 37.000 studenti complessivi, circa 17.000 hanno meno di 12 anni e non potranno essere vaccinati. Urge l’attivazione di procedure, servizi e risorse anche a livello locale, è necessario potenziare il sistema dei trasporti, serve investire sulla medicina scolastica, effettuare screening costanti e garantire il tracciamento”.
Per questo, la Cgil chiede l’attivazione immediata del Tavolo di lavoro permanente presso l’Usr, prevista dal Protocollo nazionale, di cui fanno parte i sindacati del settore scuola, rappresentanti degli enti locali, dei Servizi di igiene epidemiologica e della Protezione Civile operanti sul territorio.
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