Isernia, via tre reparti dall’ospedale, Castrataro: non lo accettiamo

Il candidato sindaco del centrosinistra prende posizione contro il nuovo Piano operativo targato Toma: smantellati Cardiologia, Emodinamica e Oncologia. Accanto a lui il primario del Pronto Soccorso Lucio Pastore: pronta una grande manifestazione in difesa della sanità pubblica a Campobasso

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ISERNIA. Piero Castrataro interviene sulla sanità pubblica. Accompagnato da Lucio Pastore, primario facente funzioni del Pronto Soccorso di Isernia, il candidato sindaco del centrosinistra commenta la recente approvazione, da parte del commissario ad acta e governatore Donato Toma, del Piano operativo sanitario 2019-2021.

“È stato messo un punto critico nello smantellamento della sanità pubblica – esordisce Castrataro – Contesto il metodo, il Piano è stato calato dall’alto senza confrontarsi con i cittadini, con i consiglieri regionali, con le associazioni e i comitati impegnati sul territorio. Dalla lettura del Piano si evince come venga favorita di nuovo la sanità convenzionata e di come si perdano, in alcuni centri della nostra regione, servizi fondamentali: a Isernia Cardiologia, Emodinamica e Oncologia; l’Anestesia viene citata senza il reparto di Rianimazione; a Termoli permane Cardiologia ma stranamente viene prevista una convenzione con Vasto per questa specialità; Agnone viene genericamente definito ospedale di area disagiata e Larino e Venafro ospedali di comunità. Mi preme dire – ha sottolineato il candidato sindaco – che la coalizione che rappresento è vicina ai cittadini, al contrario di chi ha smantellato la sanità pubblica in questi anni. I miei avversari non hanno detto da che parte stanno, su questo tema. Nelle coalizioni di centrodestra sono presenti assessori e sottosegretari alla presidenza del Consiglio, spero abbiano il coraggio di difendere i nostri diritti e non dicano che chi dev’essere accontentato lo sarà, è uno spregio ai nostri diritti. Consapevole delle limitate competenze della figura del sindaco in materia sanitaria, – ancora l’aspirante primo cittadino – lamento l’assenza di metodo, ovvero l’assenza di un confronto con la conferenza dei sindaci, quindi con il territorio, che avrebbe potuto fornire preziose indicazioni e che in futuro dovrà provare a farlo, anche con manifestazioni e altre iniziative del genere. Bisogna analizzare il debito sanitario, scomporlo e capire quanto pesa l’extrabudget e a questo punto invocare una inversione di rotta”.

GUARDA L’INTERVISTA A PIERO CASTRATARO

Parola a questo punto a Pastore, che ha spiegato come una volta tolti Cardiologia ed Emodinamica, e senza che si capisca se Rianimazione ci sarà ancora o meno visto che non se ne parla, “ci sarà un ulteriore depauperamento dei servizi sul territorio per andare verso la privatizzazione del sistema, un disegno che va avanti da 20 anni. Non abbiamo personale sufficiente, non ci sono percorsi per i traumi maggiori, per l’ictus e altre patologie tempo dipendenti. Dopo aver distrutto il pubblico – ha affondato Pastore – si vuol cedere ulteriore spazio ai privati perché questi debbano lucrare per gestire la mobilità passiva, che loro stessi hanno determinato. Per dare risposte all’emergenza-urgenza si attivano convenzioni con strutture extraregionali: quella che viene attivata per l’ictus e l’emorragia cerebrale è il San Pio di Benevento, anch’essa struttura privata convenzionata. Noi come comitati questo non l’accettiamo, stiamo preparando una grande manifestazione su Campobasso”.

A seguito di segnalazione, tuttavia, va precisato che il San Pio di Benevento è assolutamente struttura pubblica, di rilievo nazionale ed alta specializzazione.

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