Categories: POLITICA & ATTUALITA'

Sanità, i dubbi dei rianimatori sul Ps: al Molise mancano posti letto e medici

Ancora critiche sul Piano operativo sanitario 2019/21 adottato dal commissario ad acta Donato Toma


CAMPOBASSO. Piano operativo sanitario 2019/21, critiche sul documento esposto dal commissario Donato Toma dall’Aaroi Emac, l’Associazione degli anestesisti e rianimatori ospedalieri.

Il primo punto contestato da David Di Lello, presidente della sezione Molise, la suddivisione dei posti letto, tra strutture pubbliche e private. “Rispetto alla rete ospedaliera regionale – questo il passaggio del Pos – si programma un numero complessivo dei posti letto pari a 1.032 che, in relazione alla popolazione residente in Molise (308.493 abitanti al 01.01.2018), determina un rapporto di 3,2 posti letto per 1.000 abitanti, comprensivi di 0,7 posti letto per 1.000 abitanti per la riabilitazione e la lungodegenza post acuzie, quindi entro lo standard previsto”.

“Da un semplice conto matematico – afferma Di Lello – si evince che la programmazione di 1.032 posti letto comprensivi dello 0,7 posti letto per 1000 abitanti per la riabilitazione è sotto lo standard fissato dal DM 70/2015 di 3,7 pl per 1.000 abitanti. In sostanza ai cittadini molisani mancherebbero oltre 100 posti letto”.

Perplessità anche sulle modalità per la valorizzazione del personale medico, che nel Pos passa dalla valutazione delle performance, “per distinguere le prestazioni inadeguate da quelle eccellenti, al fine di garantire agli utenti elevati standard di servizio e di migliorare la qualità complessiva dell’assistenza sanitaria”.

“Evidentemente non è sufficientemente chiara la drammatica carenza di personale medico – ha affermato ancora Di Lello – specie in alcune discipline quali medicina d’urgenza e pronto soccorso, anestesia e rianimazione, pediatria/neonatologia, ortopedia. Nei nostri ospedali per poter garantire la continuità h 24 dei servizi minimi ai cittadini, specie durante tutta la pandemia, molti medici ospedalieri hanno fatto l’impossibile e tuttora lo fanno, dovendo troppo spesso sorvolare sul rispetto di ciò che prevedono le norme sull’orario di lavoro. Per risolvere le carenze in tali settori non esiste ormai politica di valorizzazione del personale che tenga, ma occorre assumere, assumere, assumere”.

Dall’Associazione anestesisti e rianimatori anche la richiesta di rivedere l’organizzazione del sistema 118, anche attraverso una reale integrazione dell’elisoccorso tra le regioni Abruzzo e Molise.

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Carmen

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