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Toma senza maggioranza sul Piano operativo. Il M5s: “Non ha i numeri, deve dimettersi”

L’attacco dei consiglieri regionali pentastellati, dopo il voto che ha visto il governatore andare ‘sotto’ su un atto politico fondamentale


CAMPOBASSO. Piano operativo sanitario, il governatore Donato Toma ‘cade’ in aula sulla mozione del M5s che chiedeva di annullare il Pos adottato come commissario. E i consiglieri del M5s pentastellati sferrano il facile attacco politico.

“Toma deve prendere atto che non ha una maggioranza e non ha più i numeri per governare – ha dichiarato il capogruppo Andrea Greco – così come deve prendere atto che il Molise ha bisogno di solidità politica in questo momento post pandemico. Per questo deve rassegnare le dimissioni”.

Posizione espressa nella conferenza stampa che i consiglieri pentastellati hanno tenuto all’indomani di un voto cruciale, avvenuto nella seduta monotematica sul Piano operativo richiesta dall’opposizione. Mozione approvata con 10 sì e 9 no, passata perché l’esponente di Orgoglio Molise Gianluca Cefaratti non ha partecipato al voto, “basta con l’uomo solo al comando”, aveva detto nel suo intervento, e perché il presidente del Consiglio Salvatore Micone si è astenuto.

“Questa legislatura è arrivata al capolinea”, ha rincarato la dose Greco, che dall’elemento politico è arrivato alle questioni di merito sul Pos “che in realtà è un post”, in quanto tanti adempimenti vengono rinviati al 31 dicembre 2021. E chiede di applicare i tetti di spesa per i privati accreditati, già fissati nel 2020 e di ridurre l’extra budget. In favore della sanità pubblica. 

Patrizia Manzo è partita dalla questione di metodo, la mancanza del confronto con le parti e con il Consiglio regionale, per poi toccare gli aspetti delle malattie tempo-dipendenti e della rete dell’emergenza urgenza, passando per i Punti nascita e gli accordi di confine, che rischiano di favorire la sanità delle regioni limitrofe.

“Toma non aveva alcuna fretta di adottare il Pos – ha rimarcato Angelo Primiani – se poi ha scritto al direttore generale dell’Asrem di sospendere per 15 giorni tutti i provvedimenti previsti dal Piano. Lo ha fatto perché ci sono le elezioni e si vota a Isernia? Di certo nel Pos non c’è alcun riferimento al reparto di Emodinamica, che per Termoli invece viene citato. Adesso ha ricevuto un avviso di sfratto e deve prenderne atto”.

Donato Toma, ha rimarcato Fabio De Chirico, è stato delegittimato proprio nella veste che più voleva assumere, quelli di commissario alla sanità. “Ha fatto una figuraccia con il premier Draghi, che lo ha nominato – ha aggiunto in proposito Vittoria Nola – ora deve prendere atto che non è in grado di governare. E con lui i suoi assessori”.

Carmen Sepede

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