Il consigliere dei 5 Stelle replica ai toni entusiastici dei governanti: “Il provvedimento presenta errori banali e manca un Confidi per gli operatori del settore”.
Per la maggioranza è un super provverimento, dai banchi dell’opposizione arriva invece la bocciatura della Legge sull’Artigianato e il Commercio. Il gioco delle parti della politica regionale non trova vie di mezzo. A margine della legge approvata ieri nell’assise di Palazzo D’Aimmo, il consigliere del Movimento 5 Stelle, Vittorio Nola, parla di “Occasine persa per introdurre misure di sostegno agli operatori molisani del settore”.
“Non fatevi ingannare dagli slogan che il centrodestra sta lanciando in seguito all’approvazione della proposta di legge sull’artigianato – dice – Arrivata ieri in Consiglio regionale, la Pdl ci ha visti lavorare – anche noi dell’opposizione – per ben tre anni. E ora, con grande delusione, devo dire che il testo è un mero esercizio burocratico di riordino della materia.
Insomma, un’occasione persa per una vera e proficua riorganizzazione di questo importante segmento economico della nostra regione. “Un’occasione mancata per stimolarne uno sviluppo concreto – ribadisce il concetto Nota – agevolando davvero i già troppo vessati artigiani e imprenditori che operano, o vorrebbero operare, nel settore.
“Sono state infatti ignorate le nostre segnalazioni di errori materiali e integrazioni migliorative al documento. Un atteggiamento arrogante della maggioranza, che mi ha costretto dunque all’astensione, dopo aver lavorato seriamente in Commissione per dare un contributo fattivo alla proposta di legge.
“Mi riferisco ad errori anche banali, come la mancanza di linee guida sui controlli o l’errata individuazione delle tasse di iscrizione. Per chiunque voglia iscriversi al Registro dell’artigianato artistico, infatti, è previsto il pagamento di diritti di segreteria (pari a 31 euro) e della tassa di concessione governativa, di ben 168 euro. Eppure si tratta di un registro regionale: la maggioranza dovrebbe sapere che la tassa di concessione, in Molise, ammonta a soli 27,40 euro.
“Ma la lacuna più grave, a mio avviso – prosegue – resta l’assenza di un Confidi regionale per i nostri artigiani o aspiranti tali. Accompagnare o assistere economicamente chi vuole fare impresa in Molise sarebbe la vera scommessa da cogliere. Una cosa è certa: in Molise non mancano creatività e spirito imprenditoriale. Ciò che penalizza e frena il decollo del nostro artigianato è la difficoltà di accesso al credito. Una legge regionale sull’artigianato doveva tenerne conto, perciò dico con rammarico – conclude – che questa legge risulta monca e che non produrrà effetti reali”.
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