HomeNotizieCRONACA“Io e i miei tre figli costretti a respirare lo ‘schifo”

“Io e i miei tre figli costretti a respirare lo ‘schifo”

Maria vive al quinto piano in una palazzina popolare di Fontanavecchia: “Dal balcone del piano superiore che è disabitato mi arriva in casa la puzza degli escrementi e dei piccioni morti. Dallo Iacp solo un intervento in diversi anni” così l’anno scorso ha sfondato la porta e trovato sulla terrazza una situazione di grave indecenza.


di Maurizio Cavaliere

Maria, 42 anni campobassana, vive in una palazzina popolare di contrada Fontanavecchia. Il suo appartemento al quinto piano è di una settantina di metri quadrati che occupa con i tre figli, due grandi e una neonata (solo 40 giorni). Maria dal 2007, un anno dopo aver preso casa in quello stabile, segnala all’Istituto Autonomo Case Popolari che sul balcone dell’appartamento al piano di sopra, l’ultimo, che è disabitato, vivono e nidificano diversi piccioni, cosa che non sarebbe un problema se qualcuno ogni tanto andasse a bonificare quei pochi metri quadrati. Il fatto è che in 15 anni secondo Maria “sono venuti soltanto una volta, quindi tutta quella sporcizia si riversa spesso con il vento e la pioggia sul mio balcone. Per non parlare del puzzo tremendo che si sente. Di fatto – spiega – non posso neanche aprire gli infissi perché altrimenti casa mia diventa uno schifo”. La situazione si è aggravata in queste ore a causa della pioggia che ha ‘spostato’ escrementi, piume e probabilmente anche materiale animale in decoposizione.

Un balcone impraticabile il suo, sebbene il problema sia al piano di sopra. La donna, che ha segnalato pure le infiltrazioni d’acqua nel bagno (foto qui sotto) non può più nemmeno stendere i panni sul balcone e la mattina deve provvedere a pulire il pavimento e le vetrate. E’ la prima cosa che faccio: sono costretta a pulire i vetri e il balcone prima che gli altri si sveglino”.

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Maria ha perso la pazienza già in un paio di occasioni: “L’anno scorso dopo l’ennesima segnalazione senza esito, ho deciso di sfondare la porta dell’appartamento dell’ultimo piano. E ho potuto constatare con i miei occhi lo schifo che c’è lì, pure un piccione morto e migliaia di piume e macchie fresche e vecchie di escrementi. Tutta quella roba, compresi i moscerini, finiscono nello spazio che occupiamo e nell’aria che respiriamo e ora che ho anche una bimba piccola sono di nuovo in grave difficoltà e molto arrabbiata pure. Mi hanno detto che se rivado su e sfondo la porta di nuovo posso essere denunciata, ma mi sa che stavolta a chiamare i carabinieri sarò proprio io. Sto parlando di condizioni igieniche non più accettabili”.

Spesso a casa di Maria arrivano per giocare anche i cugini e i figli del compagno. A volte sono sei/sette tra bambini e ragazzi. “Non so più cosa fare – prosegue la donna – dallo Iacp mi hanno detto che arrivano richieste ovunque e loro, in sotto organico, non possono intervenire per soddisfare tutti”.

Maria spera che con la segnalazione che ospitiamo oggi sul nostro sito qualcosa possa muoversi. “L’altra volta sono intervenuti perché hanno visto l’articolo che avete pubblicato”. Ma da allora nulla è cambiato.

 

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