Covid: variante Delta verso l’auto-estinzione, ma dal Sudafrica spunta un nuovo ceppo

Esperti al lavoro per comprenderne gravità e implicazioni della B.1.1.529. Avrebbe già 32 mutazioni. Intanto l’Italia limita gli ingressi

---

GIAPPONE/SUDAFRICA. Notizie in chiaroscuro dal mondo sul fronte della pandemia. Mentre gli scienziati giapponesi del “National Institute of Genetics” parlano di “un’estinzione naturale” della cosiddetta variante delta del coronavirus, in Sudafrica spunta un nuovo ceppo B.1.1.529 che avrebbe già 32 mutazioni.

Per quanto riguarda la prima teoria ‘potenzialmente rivoluzionaria’ avanzata dal professor Ituro Inoue, esperto di genetica, – riferisce TgCom – la variante Delta avrebbe accumulato troppe mutazioni nella proteina che corregge gli errori del virus chiamata Nsp14. Il virus, in sostanza, avrebbe lottato per riparare gli errori e continuare a replicarsi, ma alla fine ha causato la propria auto-distruzione. “Siamo rimasti letteralmente scioccati nel vedere i risultati”: afferma lo scienziato al Japan Times.

Di contro, in Sudafrica gli studiosi stanno lavorando assiduamente per comprendere la nuova variante del Covid, essendo stati confermati circa 100 casi di B.1.1.529. A dichiararlo l’Istituto nazionale per le malattie trasmissibili, che in una nota scrive: “Sebbene i dati siano limitati, i nostri esperti stanno facendo gli straordinari per comprendere la nuova variante e quali potrebbero essere le potenziali implicazioni”. La variante, con ben 32 mutazioni, sarebbe predominante (al 90%) nella provincia sudafricana del Guateng e sarebbe stata riscontrata anche in Botswana e a Hong Kong (in quest’ultimo caso sempre riconducibile a un viaggiatore proveniente dal Sudafrica).

Al momento, la nuova variante (che potrebbe prendere il nome greco Nu) – si legge sul Corriere della Sera – può essere rilevata mediante test PCR, i tamponi molecolari, prima che i genomi siano sequenziati, grazie alla delezione del gene S 69-70. Ci vorranno almeno 2/3 settimane per saperne di più su trasmissibilità, gravità, evasione immunitaria. Francois Balloux, direttore dell’UCL Genetics Institute e professore di biologia computazionale presso l’University College di Londra, in una dichiarazione pubblicata dal Media Centre di Science, afferma che è probabile che la nuova variante si sia evoluta durante un’infezione cronica di una persona immunocompromessa, forse in un paziente affetto da HIV o AIDS non trattato.

Intanto, in via precauzionale l’Italia chiude. Il ministro per la Salute Roberto Speranza annuncia: “Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini. I nostri scienziati sono al lavoro per studiare la nuova variante B.1.1.529. Nel frattempo seguiamo la strada della massima precauzione”.

 

Iscriviti al nostro gruppo Facebook ufficiale 

isNews è anche su Telegram: clicca qui per iscriverti

Per ricevere le nostre notizie su Whatsapp, clicca qui e salva il contatto!