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False aste immobiliari, truffa e autoriciclaggio in criptovalute: 30enne arrestato

Tocca anche il Molise l’operazione della Guardia di Finanza e della Polizia Postale di Milano. Nei guai un giovane di Campomarino. Scatta il sequestro preventivo di circa 100mila euro


CAMPOBASSO/MILANO. Ha toccato anche il Molise l’operazione della Guardia di Finanza e della Polizia Postale di Milano che ha portato all’arresto di due persone e al sequestro preventivo di circa 100mila euro. Pesanti le accuse nei confronti degli indagati ritenuti responsabili di truffa pluriaggravata, indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento ed auto-riciclaggio.

Uno di loro ha 30 anni ed è di Campomarino. Per questo sono state effettuate perquisizioni in Molise con l’ausilio dei finanzieri di Campobasso. Inoltre è scattato un decreto di sequestro preventivo su beni e disponibilità per circa 100 mila euro.

Gli arresti sono scattati al termine di articolate indagini che hanno consentito di individuare gli autori delle numerose truffe messe a segno ai danni di ignari cittadini mediante false aste immobiliari e mobiliari.

A tal fine, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli indagati avevano proceduto alla fraudolenta creazione di domini web e indirizzi di posta elettronica, in cui venivano richiamati inesistenti studi legali, impiegando altresì documentazione artefatta, riportante i nominativi di magistrati effettivamente in servizio.

Non solo. Avevano provveduto ad attivare e intestare falsamente diverse utenze telefoniche, nonché ad aprire conti correnti a nome di persone ignare presso banche online nazionali ed estere. Tali rapporti bancari venivano quindi utilizzati per ricevere bonifici dalle persone offese, convinte di versare somme a titolo di caparra per l’acquisto di immobili e auto. I proventi della truffa venivano successivamente dirottati verso conti correnti accesi presso una banca tedesca ed intestati ad un noto exchanger in cripto-valute statunitense, integrando in tal modo anche il delitto di autoriciclaggio.

Dall’ordinanza di custodia cautelare emerge che nella truffa delle false aste immobiliari c’è anche il nome di un magistrato di Milano spacciato per giudice delegato alla vendita ‘bidone’ di due appartamenti ad un prezzo conveniente sebbene si trovino in una zona di super lusso.

Il sistema truffaldino con al centro annunci sul web di fittizie aste di immobili e auto che si sarebbero dovute tenere presso i Tribunali di Milano, Roma, Firenze, Modena e Spoleto, è andato a segno ai danni di almeno 7 persone – questi i casi finora accertati – ingannati anche dal fatto che uno dei due arrestati si faceva passare per avvocato di cui forniva anche un indirizzo mail e un sito fasullo con tanto di conto corrente per il versamento della caparra. In questo modo, secondo l’indagine condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza, sono stati incassati indebitamente circa 200 mila euro.

 

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