Le campane molisane ‘rintoccano’ oltreoceano: la Pontificia Fonderia Marinelli sul New York Times

La prestigiosa testata statunitense ha dedicato un articolo d’approfondimento e di tributo all’arte dei maestri agnonesi

AGNONE/NEW YORK. L’arte e la bellezza non conoscono confini: lo sanno bene i fratelli Armando e Pasquale Marinelli, che da decenni proseguono una tradizione ormai secolare nell’omonima fonderia agnonese. Le loro campane rintoccano ovunque nel mondo: dal palazzo delle Nazioni Unite a New York al Vaticano, con papa Pio XI che, nel 1924, riconobbe loro la patente pontificia.

Oggi la meraviglia del ‘dietro le quinte’ di questa eccellenza molisana arriva anche sul New York Times, che ha dedicato alla Fonderia Marinelli un articolo di approfondimento e tributo con una splendida galleria di foto. Dal lavoro dei fratelli Armando e Pasquale che, di fatto, fanno ‘nascere’ le campane dal fuoco dei forni al fine cesello della signora Paola Patriarca, che cura le decorazioni, passando per le benedizioni rituali dei sacerdoti fino al ‘controllo qualità’ del maestro Antonio Delli Quadri, che grazie al suo orecchio assoluto verifica l’intonazione dei pezzi terminati.

“C’è sempre un po’ di magia nella creazione di una campana”, spiega il signor Armando ai microfoni del NYT: una cosa che in Molise si vive e si respira ogni giorno, e che forse per abitudine e normalità si dimentica, ma che altrove diventa oggetto di stupore e di meraviglia.

Pierre

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