L’ evento, in versione ridotta, si è concluso con il classico falò della fratellanza
AGNONE. Nonostante le restrizioni Covid, la ‘Ndocciata c’è. Ieri, ricorrenza dell’Immacolata, la sfilata delle ‘Ndocce è andata ugualmente in scena, anche se in formato ridotto, accendendo la serata agnonese e riscaldando i cuori dei presenti.
Lungo la scalinata di Salita Buonarroti ha avuto luogo una piccola sfilata di ‘ndocce, che ha coinvolto circa 50 fuochi e 20 ‘ndocciatori. L’evento si è concluso col classico falò della fratellanza.
“Una fratellanza ancora più vera, più grande – ha commentato il sindaco Daniele Saia su Facebook – Una fratellanza che unisce paesi diversi sotto un unico comune denominatore: il fuoco. Infatti, ieri pomeriggio al Teatro Italo Argentino è stato firmato un protocollo d’intesa per la creazione di una ‘Rete dei Fuochi Cerimoniali’”.
A partecipare all’evento, oltre alle ‘ndocce di Agnone, le farchie di Montefalcone nel Sannio, la faglia di Oratino, le ‘ndocce di Belmonte del Sannio e le ‘ndocce di Civitanova.
“Insieme agli altri Sindaci dei Comuni coinvolti, con le relative associazioni, – ancora Saia – abbiamo preso l’impegno di promuovere ancora di più le nostre tradizioni legate al fuoco al fine di ottenere riconoscimenti istituzionali e farle conoscere ancora di più a livello nazionale e internazionale. La strada ora è stata battuta, più fiamme insieme possono creare davvero un falò unico, splendente, vivo. Sarà nostra premura quella di lavorare per realizzare, a partire dal prossimo anno, un mese di dicembre dedicato interamente ai riti del fuoco con iniziative spalmate su più weekend”.
Inoltre, ieri pomeriggio, è stata presentata anche la 61ª edizione del Presepe Vivente che si svolgerà il 24 dicembre prossimo, dal titolo “La Natività ai tempi del Covid-19”.
“Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita della giornata di ieri, – conclude il sindaco di Agnone – ringrazio la Pro Loco, l’Associazione “La ‘Ndocciata”, gli ‘ndocciatori e i loro gruppi, i Sindaci o loro delegati presenti, il Cenacolo Culturale ‘Camillo Carlomagno’ che ogni anno si impegna nella rappresentazione della natività e tutte le persone coinvolte nelle attività svolte al Teatro Italo Argentino. L’augurio è che a partire dal prossimo anno le fiamme delle ‘ndocce possano risplendere al massimo della loro intensità. Perché Agnone è fuoco, Agnone è tradizione, Agnone è ‘Ndocciata”.
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